L'avvocato di Savoini: "Risultato scontato"
Lara Pellegrini, difensore di Gianluca Savoini, commenta così l’archiviazione delle indagini sul caso Metropol: “Non siamo affatto sorpresi dell’esito delle indagini nei confronti del dottor Savoini. È il risultato scontato di un’indagine durata purtroppo quattro anni e che non poteva avere altro sbocco. L’ipotesi accusatoria aveva manifestato sin dalla sua genesi tutta la sua inconsistenza”.
Gli avvocati della difesa: "Solo una vicenda mediatica"
Sentito dall’Ansa, che ha diffuso per prima la notizia, il legale di Gianluca Meranda e Francesco Vannucci esulta per l’archiviazione e attacca i media: “Si mette la parola fine dunque ad una vicenda dai tratti squisitamente giornalistici e certamente priva di rilevanza giuridica”, dice Ersi N. Bozheku. L’avvocato non ha mai “coltivato dubbi in merito all’estraneità dei propri assistiti in ordine al reato contestato, così come, nel silenzio che la serietà che il sistema penale richiede nel rispetto del lavoro della Magistratura, ha sempre confidato nella giustizia“.
Le reazioni della Lega
Immediata la reazione del Carroccio alla notizia dell’archiviazione: “Archiviata l’inchiesta sui presunti fondi russi del caso Metropol – scrive su Twitter Matteo Salvini – Adesso aspettiamo le scuse di tanti, e prepariamo le querele per molti”.
Archiviata l’inchiesta sui presunti fondi russi del caso Metropol.
Adesso aspettiamo le scuse di tanti, e prepariamo le querele per molti.— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) April 27, 2023
Fondi Lega, di cosa si parla
Tutto nasce dalla presunta trattativa che, secondo i magistrati e alcuni giornali, sarebbe avvenuta in un famoso incontro del 18 ottobre 2028 tra il presidente dell’associazione Lombardia-Russia Gianluca Savoini, vicino a Matteo Salvini, l’avvocato Gianluca Meranda, l’ex bancario Francesco Vannucci e tre presunti intermediari russi. Il tutto ruotava attorno ad una presunta compravendita di petrolio che secondo un audio finito sui giornali avrebbe permesso alla Lega di incassare qualcosa come 65 milioni di dollari che sarebbero serviti a finanziare la campagna elettorale leghista delle europee del 2019. Due anni e mezzo di indagini e accertamenti della Guardia di Finanza, inizialmente coordinata da Sergio Spadaro e Gaetano Ruta, non ha permesso di raccogliere prove sufficienti a sostenere l’accusa in aula. Il gip di Milano Stefania Donadeo ha quindi cestinato il tutto, accogliendo la richiesta dei magistrati di archiviare le posizioni dei tre italiani indagati per corruzione internazionale
Chiesta l'archiviazione
Alla fine il castello di carte si trasforma in fuffa. O meglio: in archiviazione. Dopo avercela menata per mesi con articoli, inchieste, accuse e condanne mediatiche, il caso del Metropol di Mosca e dei presunti fondi russi alla Lega si trasforma in una archiviazione. Non c’è nulla. Nisba. Ciaone.