Forza Italia: tutti a chiedersi che ne sarà e tanti a gufare. Da tempo Forza Italia non era così al centro dell’attenzione mediatica e politica. Ovvio, il dopo Silvio Berlusconi è un tema importante e per certi versi decisivo, non soltanto per il suo partito. Oggi Antonio Tajani ne è saldamente al comando e non dubitiamo che saprà guidare forte di una grande esperienza, anche internazionale, con grande equilibrio.
Ciò non toglie che in queste ore cariche di emozioni e paure, gli occhi dei forzisti siano puntati su Marina Berlusconi e ne scrutino ogni battito di ciglia per provare a decifrare le intenzioni della famiglia del fondatore rispetto all’avventura politica.
A nessuno per esempio è sfuggito quel presentarsi al funerale in Duomo mano nella mano con Marta Fascina, compagna del padre ma anche negli ultimi tempi soggetto politico rilevante. E non è passato neppure inosservato che Antonio Tajani ieri nella prima conferenza stampa politica abbia esordito citando paroprio Marina Berlusconi. I maligni sussurrano “beh certo la famiglia Berlusconi garantisce circa 90 dei 100 milioni di debiti accumulati da Forza Italia” e come noto chi è in mano la cassa a comanda. Vero, ma non credo che sia questa la questione principale, né è immaginabile che la famiglia abbia intenzione di fare fallire la creatura del patriarca.
No, il problema non è sentimentale neppure economico bensì politico. Marina Berlusconi ha sempre deluso le speranze dei tanti che negli ultimi anni l’avrebbero voluta in campo al posto del padre, prima interdetto e poi acciaccato. Penso che lo farà anche questa volta, ma ciò non significa che da dietro le quinti non avrà ruolo nelle decisioni strategiche che riguardano il partito. Più facile il contrario, cioè che almeno nel medio periodo, sarà lei a indicare la strada e gli uomini per percorrerla.
E allora qui si torna all’eredità politica del padre il cui cento non era tanto solo Forza Italia ma l’unità del centrodestra, intuizione di Silvio che ha cambiato la storia del paese. Berlusconi Silvio, quell’unità la difese innanzi a tutto, anche agli interessi del suo partito, sia quando di quella collezione erazionista di maggioranza che da posizioni di netta minoranza come oggi. Non ho prove ma la logica dice che questo sarà il mandato che Berlusconi Marina affiderà agli uomini di Forza Italia e su questo vigilerà da far suo sia in un senso – lealtà al governo – che nell’altro gli alleati non si permettono di mettere mano nel suo partito. E chi la conosce sa che sulle sue scelte non transige, beh, chi la conosce sa che è una Berlusconi.