Perché non viene sciolta una formazione minoritaria ma palesemente fuori dalla legalità come Forza Nuova, i cui capi hanno gli armadi pieni di scheletri? Perché fa comodo. Idioti non si sa, utili senz’altro: hanno nuociuto al centrodestra, hanno rilanciato la credibilità di una Cgil del tutto autoreferenziale (ai lavoratori ha detto di obbedire al governo, altrimenti erano fuori), hanno sabotato la protesta di decine di migliaia di manifestanti pacifici che, in modo sacrosanto, non accettano una misura autoritaria e provocatoria come il green pass. Hanno anche fornito ottime ragioni al mainstream informativo che ha avuto campo aperto nell’illustrare le proteste contro il lasciapassare come escandescenze fasciste. Col risultato che Draghi può annunciare un potenziamento del green pass che rende impossibile la vita al Paese e una stretta sulle manifestazioni. Chi sa di storia contemporanea, chi ha l’età per contestualizzare i fatti, ricorda perfettamente che quella delle frange sovversive è, se non una precisa strategia, comunque una risorsa che ogni regime utilizza nel modo più cinico fin dagli anni Sessanta se non prima.
A chi servivano gli scontri?
Sa che di balordi c’è bisogno per rafforzare il potere e giustificare nuove strette nel senso di una condizione eccezionale ma duratura che spalanca le porte al controllo e alla limitazione delle libertà.
Ma da noi la libertà è sospesa da venti mesi, ragione per cui l’insofferenza montava, montava senza che Draghi se ne curasse: confidava nella sudditanza di partiti deboli e completamente succubi della sua azione, si sentiva onnipotente come un imperatore incoronato dalla UE. Oggi lo stesso sistema partitico che, esattamente al pari dei sindacati, tende a mantenere se stesso, trova comodo mettere la testa sotto la sabbia e ignorare le migliaia e migliaia di cittadini sfiniti, per di più minacciati di ulteriori vessazioni. Alle chiusure per prolungata emergenza sanitaria, prolungata ad arte, si vanno sommando, come previsto, quelle per millantate ragioni di pubblica sicurezza.
L’errore della destra
Ciò che non avvenne, in definitiva, per tutta la torbida parabola degli anni di piombo, e nemmeno con le devastazioni di Genova, sulle quali la sinistra che oggi si straccia le vesti specula da venti anni. Ed è desolante constatare che, una volta di più, la destra non smentisce il proprio complesso di inferiorità, quel mendicare una legittimazione e fa a gara ad esprimere solidarietà, vicinanza alla Cgil, avversione verso lo scontento generale, Forza Italia, per bocca del senatore Gasparri, uno che dalla destra dura proviene, ha perfino auspicato il pugno duro, la soluzione drastica verso chi protesta. Drastica come, senatore? La saldatura partitocratica sembra compiuta e a blindarla hanno provveduto quelli di Forza Nuova, idioti non si sa, utili senz’altro. Ma utili a chi? A chi li tiene lì dove sono. Aspettavano lo scontro sociale, l’hanno avuto e ora annunciano reazioni di conseguenza.