Nell’ultima puntata della Zanzara, Giuseppe Cruciani ha esposto con veemenza le sue opinioni riguardo alcune recenti decisioni giudiziarie e situazioni di cronaca. Ha iniziato commentando la notizia della decisione del Tribunale di Roma riguardo i migranti portati in Albania: “Allora ragazzi, vi leggo questa notizia che è clamorosa, ed è anche una vergogna, diciamo la verità. Oggi uno Stato sovrano non può decidere per cavilli, regolamentucci, corti europee, norme interpretate in un certo modo puttanate pazzesche, uno Stato sovrano non può decidere di costruire un campo per gli immigrati in Albania. Non può decidere perché arrivano dei giudici che sostengono che i migrati devono tornare indietro. La notizia è questa, i giudici della sezione immigrazione del Tribunale di Roma hanno deciso, i migranti portati in Albania devono tornare in Italia, tutti da ora, e questo nonostante le loro richieste di asilo siano state respinte, non hanno diritto all’asilo.”
Cruciani ha poi voluto dare un consiglio al governo Meloni: “Ragazzi, voglio dare un consiglio al governo Meloni, che è questo, fottersene e tirare dritto avanti tutta, fottersene di queste decisioni, oppure mollare definitivamente e rinunciare a tutto e fare entrare frotte di immigrati, come dicono le Ong, i Parenso, i Telese, eccetera.”
Il conduttore di Radio24 ha poi espresso il suo punto di vista riguardo a una protesta organizzata da un partito a sostegno di Matteo Salvini: “Seconda cosa, qual è il problema? Oggi indosso una maglietta, ma non perché sia un tifoso del ministro delle Infrastrutture, no assolutamente no, in questo caso sì però, in questo caso sì. Che problema c’è se un partito organizza un sit-in davanti a un tribunale con tre ministri ritenendo ingiusto il processo che deve subire un signore che sia Matteo di nome e Salvini di cognome? Tutti dicono ‘atto avversivo, i ministri non possono partecipare a un sit-in, vergogna!’ Ma a me le piazze non piacciono poi, a me non me ne frega nulla delle piazze, credo anche che non servano, ma è un processo politico! Mi dispiace dirlo, è un processo che non ha nulla a che fare col diritto, ed è un processo alla politica attuata in quel momento da Salvini, che era di respingimento delle Ong, delle Ong che non possono decidere dove attraccare loro, lo decide un governo, io lo direi anche davanti a un governo di sinistra, questo è il punto.”
Infine, Cruciani ha discusso la recente vicenda di cronaca che ha coinvolto un cittadino cinese e un ladro italiano: “Poi altra cosa che voglio far notare è questa, non so se Parenzo ci ha fatto caso, io ci ho fatto caso nei tanti messaggi che mi arrivano, Parenzo però che non ha il polso della situazione, l’umore del paese non può rendersene conto. Tutti gli italiani, a meno la maggior parte dell’Italia, la stragrande maggioranza delle persone che chiamano, ma io credo di poter dire anche che la maggior parte delle persone di questo paese se la prendono, non se la prendono col cinese che ha accoltellato a morte in maniera brutale, devo dire la verità, il ladro in provincia, nella periferia di Milano, non se la prendono col cinese, non gliene frega niente che sia cinese, quando si tratta di sicurezza una persona per bene che lavora, viene prima di tutto, questo è il punto, dunque non esiste il razzismo che voi dite, anche in un caso in cui c’è un cinese che ammazza un italiano che muore, è un italiano che muore, nessuno se la prende col cinese, se la prendono con l’italiano delinquente, poi pagherà, per carità di Dio, pagherà. Questo non mi toglie dalla testa il fatto che quel ladro lì morto era nell’esercizio della sua professione, dunque nel danno professionale che può derivare dall’essere ladro c’è anche pigliarsi la coltellata da cinese che ha sbroccato, questo è il punto.”
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