Politica

Francesca e Maria Rosaria, nuove leader dell’opposizione

Sono il cavallo di ritorno e il cavallo di Troia della politica italiana. Schlein e Conte si facciano da parte: sono loro le future stelline

© releon8211 tramite Canva.com

Francesca e Maria Rosaria. Due donne, entrambe sui quaranta ed entrambe campane della provincia di Napoli.

La prima, cresciuta nel capoluogo campano, nel quartiere di Fuorigrotta, affacciatasi giovanissima, già nei primi anni 2000, nel mondo dello spettacolo: prima con la partecipazione a vari concorsi di bellezza, poi con l’apparizione nelle vesti di velina nella trasmissione ‘Telecafone’, in onda sull’emittente televisiva campana TeleCapri. Archiviato prematuramente il poco fortunato ‘periodo soubrette’, l’ambiziosa Francesca decide prontamente di buttarsi in politica: nel 2004 fonda il comitato ‘Silvio ci manchi’, e nella primavera del 2006 si candida per la prima volta ottenendo tuttavia un risultato alquanto modesto: appena 88 voti alle amministrative di Napoli. Briciole rispetto alle 7500 preferenze incassate alle elezioni provinciali napoletane del 2009, che la incoronano consigliere del nascituro Consiglio provinciale guidato dal forzista Luigi Cesaro. Dietro l’exploit elettorale di Francesca, inutile sottolinearlo, la manina di quello che sarebbe poi diventato il suo compagno di vita, quel Silvio Berlusconi conosciuto a Roma nell’ottobre 2006, con cui avvia sin da subito un’intensa corrispondenza telefonica, sfociata poi in una frequentazione, e dunque in una stabile relazione durata ben otto anni e chiusasi solo nel 2020.

La seconda delle nostre due protagoniste, invece, è nata e cresciuta a Pompei, dove la sua famiglia gestisce da decenni importanti negozi di abbigliamento e di abiti da cerimonia. Proprio il mondo della moda ha da sempre occupato un ruolo centrale nella carriera di Maria Rosaria, la quale, dopo una laurea in Economia e Management inizia a collaborare in uno dei negozi di famiglia e nel frattempo si prodiga nell’organizzazione di eventi e nell’ideazione di progetti come “La cultura della Bellezza”. Su suoi profili social si autodefinisce la presidente del cda di ‘Fashion Week Milano Moda’, ‘prestigiosa’ carica di cui tuttavia si conosce molto poco, eccetto la diffida indirizzata a Maria Rosaria dalla Camera della Moda per l’utilizzo improprio del marchio ‘Milano Fashion Week’. Proprio i social, e nella fattispecie Instagram, rappresentano l’altra grande passione dell’imprenditrice pompeiana. Espertissima nella comunicazione virtuale e nell’arte del selfie, Maria Rosaria da Pompei dimostra di essere sempre pronta a farsi immortalare con chiunque possieda anche un briciolo di notorietà. Il resto è storia recente: l’annuncio in pompa magna dal suo profilo Instagram della nomina a ‘Consigliere per i Grandi Eventi’ del Ministero della Cultura, la cocente delusione connessa alla revoca del mandato, gli scambi di accuse reciproche con l’ex amante e ministro Gennaro Sangiuliano.

Due percorsi di vita assai diversi, per due personalità eclettiche accomunate da un irrefrenabile desiderio di notorietà che le induce da sempre a giocarsi ogni carta e adoperare ogni mezzo pur di guadagnarsi la scena e assurgere a protagonista del grande circo mediatico.

Orbene, nel caldo autunno della politica, caratterizzato dalla presenza, o meglio, dalla totale assenza di un centrosinistra perennemente afflitto dalle lotte intestine e politicamente inconsistente, Francesca da Napoli e Maria Rosaria da Pompei sono riuscite nell’agognato intento di irrompere nel palcoscenico e prendersi le luci della ribalta. Sono infatti proprio loro due, cavallo di ritorno dopo un prolungato periodo di assenza dalle scene la prima, e cavallo di Troia per aver tentato di minare la stabilità di quell’esecutivo che in realtà avrebbe tanto desiderato rappresentare la seconda, i nuovi acclamatissimi leader del disastrato fronte d’opposizione.

Salvatore Di Bartolo, 3 ottobre 2024

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