Vi ricordate la famosa “solidarietà europea”? Quella che avrebbe dovuto accompagnare l’Italia per una gestione, a livello comunitario, del problema migratorio? Bene, dimenticate e stracciate tutto, perché la storia non sembra essere ancora cambiata. In questi primi mesi di esecutivo Meloni, non ci sono stati solo gli screzi con la Francia, fino ad arrivare al punto di una crisi diplomatica, ma adesso è anche la Germania a mettere benzina sul fuoco.
Stop ai migranti
Berlino, infatti, ha deciso di sospendere il “meccanismo di solidarietà volontaria“, ovvero i processi di selezione dei richiedenti asilo che dovrebbero arrivare nello Stato dall’Italia. A comunicarlo è il quotidiano tedesco Die Welt, che cita fonti provenienti dalle autorità tedesche, affermando inoltre che la decisione è stata comunicata a Palazzo Chigi con una lettera di fine agosto.
La motivazione starebbe alla base della “forte pressione migratoria verso la Germania” e della “continua sospensione dei trasferimenti di Dublino”, come riportato da Die Welt. Per questa ragione, “l’Italia è stata informata” che i processi di selezione dei migranti per la redistribuzione sarebbero stati “rinviati fino a nuovo ordine“. Eppure, i motivi di una scelta così radicale sembrano ben altri.
La decisione della Germania, infatti, sarebbe una risposta al rifiuto dell’Italia di autorizzare da mesi i trasferimenti secondo il regolamento di Dublino, concernente il trasferimenti di immigrati nello Stato, nonostante l’Italia sia stato il Paese d’arrivo. Die Welt riprende a tal proposito una lettera scritta da Roma il 5 dicembre 2022, in cui sarebbe stato ufficializzato all’Ue che i “trasferimenti verso l’Italia” sono stati “temporaneamente cancellati”, a causa di “motivi tecnici emersi improvvisamente e legati alla mancanza di capacità di accoglienza”.
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Chiusi i confini
Ma le brutte notizie non sembrano terminare qui per l’esecutivo di Giorgia Meloni. A cavalcare l’onda tedesca è anche Parigi, che in queste ultime ore ha deciso di chiudere le porte tra Mentone e Ventimiglia, causa “l’aumento del 100 per cento” dei flussi migratori, come affermato dal ministro dell’Interno transalpino, Gérarld Darmanin.
Oltre a ciò, sono state potenziate anche le unità di sorveglianza ai confini tra i due Stati, che sono passate da due a quattro per un totale di oltre 200 agenti. I soldati addetti alla ricognizione notturna, nell’ambito dell’operazione Sentinel, saranno raddoppiati – passando da 60 a 120 – così come anche per il personale doganale.
Nel frattempo, l’Italia continua a registrare sbarchi record a Lampedusa, ormai da tempo al collasso. Sono oltre cento le persone arrivate nelle ultime 24 ore, per un hotspot (quello di contrada Imbriacola) che in serata registrava la presenza di 4.686 persone, con circa 4mila arrivati solo nell’ultimo giorno. Una situazione che Roma sta affrontando da anni, e che (per l’ennesima volta) dovrà risolvere abbandonata a sé stessa.
Matteo Milanesi, 13 settembre 2023