Sia lode a Franco Prodi, fisico e scienziato che ha il coraggio di andare controcorrente rispetto alla vulgata di chi affibbia all’uomo le colpe di tutti i disastri climatici, idrogeologici e via dicendo.
Ospita a L’Aria che Tira, Prodi si è scagliato contro i numeri sulla crisi climatica diffusi dall’Ipcc e considerati da Ultima Generazione e dai loro sodali come una sorta di vangelo. “L’affermazione secondo cui il 98% del cambiamento climatico è colpa dell’uomo è una bufala – ha detto Prodi – Questa percentuale non è calcolabile con le conoscenze attuali del sistema fisico del clima”. Il professore non nega il cambiamento climatico né l’attività antropica, ma rigetta il catastrofismo totale. “Il cambiamento climatico è connaturato” – è il ragionamento – e “non può non esserci perché dipende dal sole, dall’astronomia, dall’effetto gravitazionale degli altri pianeti, dai componenti dell’atmosfera che possono essere naturali e antroipiche. Il sistema clima è complessissimo”.
Il discorso è semplice e ovviamente riguarda in parte anche quanto sta succedendo in Emilia Romagna, dove le vittime sono salite a 14 e i danni dell’alluvione ormai incalcolabili. Case e paesi sommersi dal fango, argini dei fiumi rotti, intere attività economiche mandate gambe all’aria. Nessuno nega che l’uomo abbia un qualche impatto sull’ambiente (“Le nostre nubi sono diverse da quelle dei tempi di Galileo”, spiega Franco Prodi), né che il mondo stia vivendo un percorso di cambiamento climatico. Ma “affermare” che sia tutta colpa dell’uomo è “una bufala”.
Gli altri ospiti in studio non erano ovviamente d’accordo. Tra loro il divulgatore e fisico Valerio Rossi Albertini, ma anche l’esponente Ultima generazione in collegamento.
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