“Frase eversiva, chieda scusa”. È scontro La Russa-Elly Schlein

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la russa schlein

Le recenti elezioni comunali, con i ballottaggi finiti quasi tutti in favore della sinistra, hanno aperto un dibattito. Soprattutto nel centrodestra. C’è chi, come il presidente del Senato, Ignazio La Russa, vorrebbe fare una riflessione sullo strumento del doppio turno e chi, come Elly Schlein, lo considera un modo per “portare via la palla” dopo aver subito una sconfitta. Lo scontro di dichiarazioni si è scaldato a tal punto che stamattina La Russa, intervistato dal Corriere della Sera, arriva a chiedere al segretario dem di “scusarsi” per le sue frasi “quasi eversive”.

La seconda carica dello Stato ha fatto sapere di essere rimasto sorpreso dalle parole di Schlein, che lo ha accusato di voler sopprimere il diritto di voto. “Mi ha stupito – l’affondo del presidente del Senato – ha detto addirittura che io voglio abolire le elezioni. Per un’affermazione del genere la segretaria dovrebbe scusarsi. Prima di fare una critica pur lecita al presidente del Senato bisognerebbe almeno guardarsi il testo. O le hanno riferito male la mia dichiarazione, o non ha letto bene, o mente sapendo di mentire”. Secondo La Russa, “la dichiarazione di Schlein nei miei confronti non è bella, sembra quasi eversiva. Ha accusato il presidente del Senato, inventando di sana pianta, di voler abolire le elezioni”.

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La discussione si è poi ampliata, trattando il tema del ballottaggio, con La Russa a sostenere che tale sistema non sembri affrontare adeguatamente il problema crescente dell’astensionismo e, anzi, potrebbe aggravarlo. Ha reso noto che, nel corso delle recenti elezioni, si è registrata una partecipazione del 62% al primo turno, calata poi al 47% durante il ballottaggio. Questa situazione, secondo La Russa, evidenzia come il sistema in atto possa portare all’elezione di candidati che ricevono una percentuale relativamente bassa di voti, “solo il 20% degli aventi diritto”, o a casi in cui c’è chi “diventa sindaco con meno voti di quanti ne ha avuti al primo turno l’avversario che perde”. “Da tanti anni – sottolinea il presidente – seguo le elezioni siciliane e ho visto che il 40% produce effetti positivi, a favore della sinistra e a prescindere da chi vince”.

Per fronteggiare il fenomeno dell’astensionismo, La Russa suggerisce di valutare possibili modifiche al sistema elettorale, ispirandosi sia al modello siciliano del doppio turno sia alla ricerca di correttivi che incentivino una maggiore partecipazione civica. Ha inoltre rimarcato l’importanza di reintrodurre le preferenze nel sistema elettorale, ricordando di essere stato l’unico a proporre un emendamento in questo senso.

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