Commenti all'articolo Fratelli coltelli: i giallorossi litigano su Mes e proporzionale
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honhil
25 Luglio 2020, 10:25 10:25
I giallorossi litigano. Punto. E senza il collante della catastrofe annunciata alla prima tornata elettorale per le politiche, il divorzio si sarebbe consumato già da tempo. Frattanto la guerra ideologica delle toghe, per sfiancare il nemico comune continua.
Lombardia: “Regione non scucì un euro”, ma forse a monte è stato consumato un reato e, in punta di legge, la procura di Milano si muove. Applausi.
Lazio: dalle casse di quella regione escono 13 milioni di euro. C’è stato il reato, c’è stata la truffa, c’è stato un esborso immane, ma la procura di Roma è indaffarata a fare dell’altro. Mentre i giornali dalla schiena dritta, comprese tutte quelle penne che su Fontana convulsamente scrivono, tacciono. Zingaretti al suono di Bandiera rossa, al momento, è graziato.
Gli italiani di buonsenso, annotano.
Sandro Cecconi
24 Luglio 2020, 23:32 23:32
Stimato Giubilei,
questa sera con le parole pronunciate dal Sig. Sallusti, le ricordo a tal proposito il vecchio e saggio proverbio italiano: quando i piccoli i grandi hanno già parlato, è iniziatolo sfaldamento definitivo della coalizione di centro destra a tal punto che è stata ripresa la dichiarazione con altre parole di Mr. B1 nella campagna elettorale delle Europee. Il solito sistema del , chiamiamolo personaggio per carità di patria.
A mio avviso è una vera fortuna per quelli che in modo empio, bislacco, idiotesco e privo di qualsivoglia cultura vera, ovviamente anche questo non fa altro a qualificare “il personaggio di che trattasi”.
Il giochetto di costi è vecchio come il mondp e ovviamente ne rimarrà fortunatamente schiacciato a tal punto che i suoi futuri (?) da diventarne succube per cercare di salvare e sue imprese.
Ormai il disegno strategico è ben chiaro.
Mi viene da ridere e piangere allo stesso tempo ma gaudente finalmente.
Un cordiale saluto.
Guido Moriotto
24 Luglio 2020, 18:45 18:45
Mes5S. Non vogliono la Tav perchè in campagna elettorale hanno preso i voti dicendo no alla Tav. Perché no alla Tav? Il treno non serve, le merci devono viaggiare sui tir? Non se lo ricordano più. Adesso hanno accettato la Tav. Non vogliono la Tap, Gasdotto Trans Adriatico, porta il gas dal Mar Caspio in Italia attraverso Grecia e Albania. Perché no Tap? Perché hanno preso i voti dicendo no Tap, assieme all’altro notappista Emiliano. Perché hanno detto no Tap. Non se lo ricordano il motivo vero, forse la difesa degli ulivi (nel frattempo ne hanno tagliati milioni per la malattia). Poi Trump ne ha accennato per trenta secondi a Giuseppi e il Tap è passato. Non vogliono il Mes. Perché è un debito? No, anche gli altri lo sono, ne hanno fatti a vagonate, brindando a bollicine. Perché va restituito presto e a tassi alti? No, va restituito in tempi lunghi e a tassi bassissimi. Perché disponibile in tempi lunghi? No, sono finanziamenti disponibili subito, a differenza degli altri disponibili tra quasi un anno. Perché hanno detto no al Mes in campagna elettorale e hanno preso i voti su una cosa di cui né loro né gli elettori sapevano esattamente alcunché! Diranno si al Mes? Se Conte gli mostra che il cassettino della cassa è vuoto e che quindi… Leggi il resto »
rosario nicoletti
24 Luglio 2020, 18:07 18:07
Facile prevedere come andrà a finire. I cinque stelle possono starnazzare finché vogliono, il ministero dell’economia, cioè il governo ha fatto di tutto per “incaprettare” l’Italia in questa situazione. Nel silenzio dei cinque stelle e con qualche flebile e vago lamento dell’opposizione. Ovvero, non hanno fatto un numero sufficiente di aste di BTP, pur avendo via libera dalla BCE. Si sapeva perfettamente che il R.F. sarebbe arrivato dopo anni e ci sarebbe stato un problema di cassa. Gli imbecilli che se ne accorgono adesso possono consolarsi con la convinzione che le condizionalità del R.F. non sono più “leggere” di quelle del MES.
Pigi
24 Luglio 2020, 17:54 17:54
Perché prendere anche il Mes?
Il motivo è proprio una questione di tempo: le casse sono vuote e perché arrivino i soldi del Recovery fund ci vorrà un anno.
Qualcuno dirà: ma si possono spendere solo per la sanità!
Dovete sapere: non è che i soldi arrivino su un conto corrente blindato su cui attingere, finiscono nel bilancio statale insieme a tutte le altre voci di entrata.
Quindi la spesa per la sanità sarà liquidata dopo molto tempo dopo che i prestiti del Mes sono arrivati in cassa.
E nel frattempo, i soldi del Mes, già arrivati, possono essere usati per tutte le necessità urgenti perché non rimanga la cassa priva di liquidi.
L’importante è che sia prevista una spesa per la sanità pari a quanto ricevuto con il Mes: il quando è una questione secondaria.
I giallorossi litigano. Punto. E senza il collante della catastrofe annunciata alla prima tornata elettorale per le politiche, il divorzio si sarebbe consumato già da tempo. Frattanto la guerra ideologica delle toghe, per sfiancare il nemico comune continua.
Lombardia: “Regione non scucì un euro”, ma forse a monte è stato consumato un reato e, in punta di legge, la procura di Milano si muove. Applausi.
Lazio: dalle casse di quella regione escono 13 milioni di euro. C’è stato il reato, c’è stata la truffa, c’è stato un esborso immane, ma la procura di Roma è indaffarata a fare dell’altro. Mentre i giornali dalla schiena dritta, comprese tutte quelle penne che su Fontana convulsamente scrivono, tacciono. Zingaretti al suono di Bandiera rossa, al momento, è graziato.
Gli italiani di buonsenso, annotano.
Stimato Giubilei,
questa sera con le parole pronunciate dal Sig. Sallusti, le ricordo a tal proposito il vecchio e saggio proverbio italiano: quando i piccoli i grandi hanno già parlato, è iniziatolo sfaldamento definitivo della coalizione di centro destra a tal punto che è stata ripresa la dichiarazione con altre parole di Mr. B1 nella campagna elettorale delle Europee. Il solito sistema del , chiamiamolo personaggio per carità di patria.
A mio avviso è una vera fortuna per quelli che in modo empio, bislacco, idiotesco e privo di qualsivoglia cultura vera, ovviamente anche questo non fa altro a qualificare “il personaggio di che trattasi”.
Il giochetto di costi è vecchio come il mondp e ovviamente ne rimarrà fortunatamente schiacciato a tal punto che i suoi futuri (?) da diventarne succube per cercare di salvare e sue imprese.
Ormai il disegno strategico è ben chiaro.
Mi viene da ridere e piangere allo stesso tempo ma gaudente finalmente.
Un cordiale saluto.
Mes5S. Non vogliono la Tav perchè in campagna elettorale hanno preso i voti dicendo no alla Tav. Perché no alla Tav? Il treno non serve, le merci devono viaggiare sui tir? Non se lo ricordano più. Adesso hanno accettato la Tav. Non vogliono la Tap, Gasdotto Trans Adriatico, porta il gas dal Mar Caspio in Italia attraverso Grecia e Albania. Perché no Tap? Perché hanno preso i voti dicendo no Tap, assieme all’altro notappista Emiliano. Perché hanno detto no Tap. Non se lo ricordano il motivo vero, forse la difesa degli ulivi (nel frattempo ne hanno tagliati milioni per la malattia). Poi Trump ne ha accennato per trenta secondi a Giuseppi e il Tap è passato. Non vogliono il Mes. Perché è un debito? No, anche gli altri lo sono, ne hanno fatti a vagonate, brindando a bollicine. Perché va restituito presto e a tassi alti? No, va restituito in tempi lunghi e a tassi bassissimi. Perché disponibile in tempi lunghi? No, sono finanziamenti disponibili subito, a differenza degli altri disponibili tra quasi un anno. Perché hanno detto no al Mes in campagna elettorale e hanno preso i voti su una cosa di cui né loro né gli elettori sapevano esattamente alcunché! Diranno si al Mes? Se Conte gli mostra che il cassettino della cassa è vuoto e che quindi… Leggi il resto »
Facile prevedere come andrà a finire. I cinque stelle possono starnazzare finché vogliono, il ministero dell’economia, cioè il governo ha fatto di tutto per “incaprettare” l’Italia in questa situazione. Nel silenzio dei cinque stelle e con qualche flebile e vago lamento dell’opposizione. Ovvero, non hanno fatto un numero sufficiente di aste di BTP, pur avendo via libera dalla BCE. Si sapeva perfettamente che il R.F. sarebbe arrivato dopo anni e ci sarebbe stato un problema di cassa. Gli imbecilli che se ne accorgono adesso possono consolarsi con la convinzione che le condizionalità del R.F. non sono più “leggere” di quelle del MES.
Perché prendere anche il Mes?
Il motivo è proprio una questione di tempo: le casse sono vuote e perché arrivino i soldi del Recovery fund ci vorrà un anno.
Qualcuno dirà: ma si possono spendere solo per la sanità!
Dovete sapere: non è che i soldi arrivino su un conto corrente blindato su cui attingere, finiscono nel bilancio statale insieme a tutte le altre voci di entrata.
Quindi la spesa per la sanità sarà liquidata dopo molto tempo dopo che i prestiti del Mes sono arrivati in cassa.
E nel frattempo, i soldi del Mes, già arrivati, possono essere usati per tutte le necessità urgenti perché non rimanga la cassa priva di liquidi.
L’importante è che sia prevista una spesa per la sanità pari a quanto ricevuto con il Mes: il quando è una questione secondaria.