Dice Ruffini che in questo modo, evitando immagino gli acconti, le partite Iva avranno minori problemi di liquidità. È facile comprendere che ciò varrà in pochissimi casi. Quello che succederà è che il Tesoro incasserà le tasse sul reddito delle partite Iva ogni mese, invece che un paio di volte l’anno. Con sua massima soddisfazione, come spiega bene Enrico Zanetti oggi al nostro Antonio Signorini.
Qualche mese fa il governo aveva previsto di allungare la prescrizione di due anni per le dichiarazioni del 2015 e disse di volerlo fare per aiutare i contribuenti. Era ovviamente una balla e tornò sui suoi passi. Diffidate da chi bussa alla vostra porta per farvi un regalo, soprattutto se ha il biglietto da visita dell’Agenzia delle entrate.
Nicola Porro, Il Giornale 22 agosto 2020