La Zanzara nella Zuppa, come sempre, è bollente. E fuori dal coro. Controcorrente. E, come detto ad inizio trasmissione, elude da qualsiasi regola del politicamente corretto.
Dopo che Papa Francesco ha “sdoganato” la parola “frociaggine“, Giuseppe Cruciani non si fa problemi a portare avanti una sua teoria particolare, ma che merita di essere valutata. La parola “frocio” ha una accezione negativa? “No, questa è una parola meravigliosa, soave, tenera e rotonda. Invece la parola gay è terribile, asettica e anglosassone. Un grande scrittore napoletano, Paolo Isotta, non voleva essere chiamato né gay né omosessuale, ma ‘ricchione'”. E Porro, non pienamente convinto, domanda: “E come chiami l’associazione: arcifroci?”.
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