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Fu la magistratura a innescare il terrore giacobino

Cari amici, vi voglio suggerire una lettura. È un classico: le Memorie d’Oltretomba di Chateaubriand, tra i padri della cultura conservatrice e reazionaria. L’autore fu testimone (e protagonista di primo piano) dei maggiori avvenimenti della sua epoca: dalla Rivoluzione francese alla ascesa e caduta di Napoleone. E proprio la nascita della Rivoluzione presenta, nelle parole di Chateaubriand, aspetti inediti per chi, come me, non è uno storico. Chateaubriand sostiene che il calcio d’inizio della Rivoluzione lo diede la magistratura, interpretando il malcontento diffuso nel Paese. Fu la magistratura a invocare la convocazione degli Stati generali.

Fu la magistratura a smontare pezzo dopo pezzo, sentenza dopo sentenza, il potere monarchico. I giudici puntavano in alto. Volevano il potere legislativo e politico. Viste le premesse, dice Chateaubriand, la Rivoluzione non poteva che sfociare nel giustizialismo giacobino e nel Terrore. Terrore che si portò via proprio quei giudici malati di protagonismo che avevano aperto le danze. A qualcuno viene in mente un possibile parallelismo con quanto abbiamo vissuto, in sedicesimo, in Italia con Mani pulite? Beh, in effetti la suggestione è molto forte.

Aleessandro Gnocchi, 31 luglio 2019