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Funerali Berlusconi, l’assenza di Conte: l’ultimo degli sciacalli

Il leader del M5s diserta i funerali di Stato del Cavaliere. Si aggiunge alla lista dei livorosi senza pietà

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Sui cadaveri dei leoni festeggiano gli sciacalli credendo di aver vinto. Ma i leoni rimangono leoni e gli sciacalli rimangono sciacalli. Cosa c’entrano leoni e sciacalli? C’entrano. Eccome. Perché la contrapposizione leone-sciacallo non è un qualcosa che attiene meramente al mondo animale o alla legge della savana. Anzi, tutt’altro. Gli sciacalli si trovano ovunque, in ogni dove, sono sempre in agguato, sempre pronti ad attendere un cadavere su cui poter festeggiare e dare sfogo a tutto il loro cinismo e la loro voracità.

Gli sciacalli non si smentiscono mai. E non si fermano mai. Davanti a niente. E soprattutto non si fermano se il cadavere in questione è quello del leone tra i leoni, del combattente tra i combattenti, del leader tra i leader, carismatico, ineguagliabile, irripetibile. Se il corpo ormai privo d’ogni slancio vitale è quello dell’uomo forte, del nemico giurato da combattere ed abbattere, di colui che per trent’anni è stato il bersaglio preferito di una certa stampa, di una certa politica e di una certa magistratura. Se il cadavere è quello di Silvio Berlusconi.

Un’occasione troppo ghiotta per gli sciacalli di professione. Per i Travaglio e per i Bindi, per i Montanari e per i Vauro, per fattoidi, pseudoprogressisti, grillini e populisti vari. Per tutti coloro che sull’antiberlusconismo, e grazie all’antiberlusconismo, hanno costruito folgoranti carriere, innalzandosi a sommi sacerdoti del tempio, per mascherare l’invidia, la pochezza e persino l’incapacità di fungere da cattivo esempio. E ciò vale per costoro, ma non soltanto per costoro. Vale anche per la politica. Vale, ad esempio, per il grillino tra i grillini, per il cinico tra i cinici, per lo sciacallo tra gli sciacalli. Per quel Giuseppe Conte, unico tra i leader politici a disertare volutamente i funerali di stato del Cavaliere. Così da poter cavalcare fino all’ultimo istante possibile la scia dell’antiberlusconismo di ritorno. Così da poter assecondare la pancia della base, dei soliti hater di professione. Così da gettarsi nel disperato tentativo di estorcere un pugno di consensi in più.

Per approfondire

Mai nella storia della Repubblica si era visto un leader con così poca leadership, così smarrito e a corto di idee da esser costretto a farsi guidare dalla violenza della rete, con così poco rispetto e garbo istituzionale, con così tanta pochezza da arrivare persino ad usare un funerale per un imbastire una strategia politico-elettorale. Faccia pure l’avvocato del popolo. Magari qualche manciata di voti in più arriverà davvero. Festeggi pure, finché può, sul cadavere del leone. Si goda pure quest’effimera consolazione. Questo mortale attimo di vana soddisfazione. Pensi pure d’aver vinto. Tanto poi si sa, gli sciacalli rimangono sempre sciacalli e i leoni rimangono sempre leoni.

Salvatore Di Bartolo, 14 giugno 2023