Nel nostro Paese ha installato la sua più grande fabbrica al mondo: un hub di eccellenza industriale dedicato totalmente ai prodotti senza combustione. Philip Morris International ha così scelto l’Italia per consolidare un piano strategico di innovazione e sostenibilità che punta a consolidare l’obiettivo di un futuro senza fumo. Ma cosa spinge una multinazionale di tale importanza a investire proprio qui? Lo abbiamo chiesto a Marco Hannappel, presidente e Ad Philip Morris Italia.
Il motivo – ha spiegato il top manager a Nicolaporro.it – è “la possibilità di integrarsi con una struttura produttiva storica nel nostro Paese, in particolare con la meccatronica e l’industria del packaging”. “A livello industriale – ha aggiunto – il nostro stabilimento di Bologna resta al centro, non solo per l’Italia, ma anche in Europa e nel mondo, perché è la fabbrica più grande che abbiamo”. Hannappel ha quindi sottolineato come la multinazionale abbia riconosciuto e valorizzato il ruolo dell’agricoltura italiana: “Il nostro Paese è il più grande produttore di tabacco in Europa e infatti nel novembre scorso abbiamo firmato con il ministro dell’Agricoltura la possibilità di investire un miliardo in dieci anni, preservando così una filiera agroindustriale italiana che esporta oggi in tutto il mondo, in oltre 40 Paesi”.
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Ospite e relatore alla Ripartenza 2025 di Milano, l’amministratore delegato di Philip Morris Italia ha quindi spiegato, a margine del panel a cui ha preso parte, come l’azienda stia lavorando nella direzione di un futuro senza fumo. “È un obiettivo che stiamo raggiungendo con grande velocità e potremmo anche fare di più, se ci fosse un supporto dalle attività regolatorie dei Paesi. Oggi abbiamo il 40% del nostro fatturato su prodotti di nuova generazione, quindi c’è un’accelerazione fortissima, e a livello globale abbiamo un piano per raggiungere i due terzi del fatturato di Philip Morris entro il 2030 su prodotti nuova generazione”, ha illustrato Hannappel. Inoltre – ha concluso – “abbiamo fatto acquisizioni in questo senso, come quella di Swedish Match, abbiamo uno sviluppo di prodotto sempre in evoluzione nel mondo del tabacco riscaldato e abbiamo anche uno sviluppo interessantissimo anche sulle evoluzioni di altri prodotti che vanno sempre nella direzione di un futuro senza fumo”.
Certo, talvolta questo percorso appare in salita a motivo di una burocrazia che sembra ostacolare l’innovazione, l’impresa e dunque, in definitiva, la libertà dei consumatori. Al riguardo, Hannappel ha osservato: “L’innovazione, in tutti i settori, ha sempre il limite di essere attesa con freddezza. Da una parte c’è grande curiosità, dall’altra parte c’è grande freddezza su quello che l’innovazione possa portare. Invece bisognerebbe sempre di più vedere quello che dice la scienza. Nel nostro settore è abbastanza evidente: lo sviluppo è mettere le sigarette nei musei e sostituirle con prodotti di nuova generazione che ovviamente hanno un impatto nettamente migliore da tutti i punti di vista, quindi non solo sulla salute ma anche sull’ambiente e lo sviluppo economico”.
Marco Leardi, 7 febbraio 2025
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