Il tono è pacato, il contenuto decisamente stizzito. Tra Justin Trudeau e Xi Jinping a Bali c’è stato un momento di tensione, o almeno una incomprensione evidente. Lo si evince chiaramente da un video pubblicato sui social media e rilanciato da tutte le televisioni mondiali. Il presidente cinese e il premier canadese sono uno di fronte all’altro, in mezzo un traduttore. “Tutto ciò di cui abbiamo discusso ieri è trapelato sui giornali – si lamenta Xi Jinping col collega – Non è appropriato, non è così che si è svolta la conversazione.
Il fuorionda ha un audio molto chiaro. E la presenza di telecamere non era affatto nascosta, fatto che lascia intendere come il presidente cinese abbia volutamente inteso dare una “lezione” al Canada. Il bilaterale tra i due si era svolto il giorno precedente, appena 10 minuti di colloquio, in cui Trudeau avrebbe sollevato le “serie preoccupazioni” di Ottawa per le infiltrazioni cinesi in Canada.
https://twitter.com/jackposobiec/status/1592900274447753216?s=48&t=SI4VnmcBuRydft4Nhi0-Mw
Tra Canada e Cina i rapporti non sono proprio idilliaci. Nel 2018 Lady Huawei venne arrestata in Nord America mentre due cittadini canadesi, accusati di spionaggio, vennero arrestati da Pechino. È storico poi il legame di Ottawa con gli Usa, dovuto anche alla vicinanza geografica ma non solo. E Washington è sicuramente il primo dei concorrenti cinesi alla leadership globale. “Noi crediamo in un dialogo libero, aperto – risponde Trudeau a Xi Jinping – Continuerò a lavorare in modo costruttivo, ma ci saranno cose sulle quali non saremo d’accordo”. Secca la replica del leader cinese: “Se sei sincero allora possiamo comunicare. Altrimenti è difficile. Creiamo le condizioni, prima”. Difficilmente si era mai visto uno Xi Jinping così fuori dalle righe durante un vertice importante come il G20 di Bali.