Ieri, a Stasera Italia, ho dovuto sorbirmi la predica di Massimo Galli, del Sacco di Milano. Il professore vorrebbe la serrata dei ristoranti alle 23: non gli interessa se migliaia di imprenditori finiranno sul lastrico; vede (dove? Nel suo ospedale, ma non fornisce i numeri) i contagiati falcidiati dal virus e pensa che, tutto sommato, morire di fame per non morire di Covid sia un compromesso ragionevole.
Per Galli, il professor Matteo Bassetti, mio ospite lunedì a Quarta Repubblica, ha detto una “balla”, quando mi ha spiegato che, sì, i positivi sono in risalita, ma la stragrande maggioranza di loro ha pochi o nessun sintomo. “Non può saperlo”, sostiene Galli. Toc toc! Professor Lockdown!
Legga il rapporto della fondazione Gimbe: c’è scritto che “mediamente il 93-94% dei positivi sono in isolamento domiciliare perché asintomatici/oligosintomatici; il 5-6% ricoverati con sintomi e lo 0,5% in terapia intensiva”. È per questo che vogliamo richiudere tutto? Condannare a morte persone che lavorano?
Ecco il video del nostro confronto, con la risposta del prof Bassetti.