Commenti all'articolo “Gallipedia”, l’autoagiografia del televirologo Galli
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35 Commenti
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Victor
21 Aprile 2022, 17:31 17:31
Che cosa abbiamo fatto di male noi italiani per meritarci uno Speranza, un Pregliasco, un Ricciardi, un Galli?
Tizy
21 Aprile 2022, 16:48 16:48
In questo paese per fortuna tutti possono parlare, scrivere e dare alle stampe (se trovano un editore) qualsiasi cosa, e va benissimi così. Assai più difficile è poter accedere in modo compulsivo al mezzo televisivo per ottenere ultra visibilità in vista della pubblicazione in questione, come in questi anni è avvenuto per un ristretto numero di eletti che poi hanno tutti pubblicato. La domanda è lo avrebbero fatto anche senza lo stramaledetto o benedetto (per loro) virus? E se non fossero stati in televisione, dal punto di vista sanitario sarebbe cambiato qualcosa?
scozzafava saverio
19 Aprile 2022, 21:08 21:08
Adesso vi brucia anche che qualcuno pubblichi un libro? E allora? Quale sarebbe il problema? Chi è interessato lo compra, chi no non lo compra. A no! Adesso i “libertari” ad oltranza e nonostante tutto (da strapazzo) pretendono pure di stabilire, in base alle proprie convenienze, se Galli possa o meno dare alle stampe un suo manoscritto. Finora ero in dubbio se comprarlo, dopo la vostra recensione ora non ho più dubbi. Lo prendo domani stesso. E mettetevi pure l’anima in pace. Di Galli MI FIDO! A voi non affiderei nulla.
Tizy
17 Aprile 2022, 9:58 9:58
Non sono professori, non sono scienziati, giornalisti, cantanti, attori, medici, insegnanti, scrittori ecc. ecc., ma sono attivisti politici. In fondo non ci vuole molta fatica basta “dire qualcosa” meglio se di sinistra.Sono liberi di esserlo, ci mancherebbe, ma dovrebbero dichiararlo prima di iniziare i loro discorsi così uno, magari, compra i libri con più consapevolezza. Oppure non li compra.
PAOLO CAMPANER
17 Aprile 2022, 7:22 7:22
Appena finirò di leggere il libro dell’ Azzolina e di Toninelli , lo leggerò senz’altro: Fantozzi forever and ever (Fantozzi c’è) !!
Marco
17 Aprile 2022, 7:11 7:11
“La mamma del virologo è sempre incinta, e si chiama Greta.” L’ironia sferzante e puntuale del nostro Max è oramai proverbiale.
Spero possa essere il titolo di un suo prossimo libro
Che cosa abbiamo fatto di male noi italiani per meritarci uno Speranza, un Pregliasco, un Ricciardi, un Galli?
In questo paese per fortuna tutti possono parlare, scrivere e dare alle stampe (se trovano un editore) qualsiasi cosa, e va benissimi così. Assai più difficile è poter accedere in modo compulsivo al mezzo televisivo per ottenere ultra visibilità in vista della pubblicazione in questione, come in questi anni è avvenuto per un ristretto numero di eletti che poi hanno tutti pubblicato. La domanda è lo avrebbero fatto anche senza lo stramaledetto o benedetto (per loro) virus? E se non fossero stati in televisione, dal punto di vista sanitario sarebbe cambiato qualcosa?
Adesso vi brucia anche che qualcuno pubblichi un libro? E allora? Quale sarebbe il problema? Chi è interessato lo compra, chi no non lo compra. A no! Adesso i “libertari” ad oltranza e nonostante tutto (da strapazzo) pretendono pure di stabilire, in base alle proprie convenienze, se Galli possa o meno dare alle stampe un suo manoscritto. Finora ero in dubbio se comprarlo, dopo la vostra recensione ora non ho più dubbi. Lo prendo domani stesso. E mettetevi pure l’anima in pace. Di Galli MI FIDO! A voi non affiderei nulla.
Non sono professori, non sono scienziati, giornalisti, cantanti, attori, medici, insegnanti, scrittori ecc. ecc., ma sono attivisti politici. In fondo non ci vuole molta fatica basta “dire qualcosa” meglio se di sinistra.Sono liberi di esserlo, ci mancherebbe, ma dovrebbero dichiararlo prima di iniziare i loro discorsi così uno, magari, compra i libri con più consapevolezza. Oppure non li compra.
Appena finirò di leggere il libro dell’ Azzolina e di Toninelli , lo leggerò senz’altro: Fantozzi forever and ever (Fantozzi c’è) !!
“La mamma del virologo è sempre incinta, e si chiama Greta.” L’ironia sferzante e puntuale del nostro Max è oramai proverbiale.
Spero possa essere il titolo di un suo prossimo libro