Gay, benedizioni, guerre: il Papa da Fazio non è stato “infallibile”

Francesco di nuovo ospite di Che tempo che fa. Le propensioni a sinistra del pontefice e i fedeli sconcertati

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Fazio Papa Francesco

Al tempo dell’ascesa di Renzi, «Il Vernacoliere», foglio livornese sboccato perciò sincero, titolò che ormai l’ultimo comunista era il Papa. Dato l’indirizzo del foglio, era un complimento. Probabilmente non è vero, ma non si può dire che Bergoglio non faccia di tutto per lasciarlo supporre.

Per esempio, due interviste televisive e tutte e due da Fabio Fazio. L’unico precedente – se precedente si vuol chiamare – fu la telefonata in diretta di Wojtyla a Vespa, che strappò una lacrimuccia di commozione per il grande onore al Bruno nazionale. Invecchio velocemente e la mia memoria comincia a farmi difetto, ma ricordo un’intervista a tutta pagina di Stefano Lorenzetto a quel presenzialista che, a Roma, penna in bocca e taccuino in mano, gioca a fare il giornalista dietro la testa del politico di volta in volta intervistato dai tiggì. Non rammento il nome, mi perdoni l’interessato. Ma lo cito per una sua risposta a quell’intervista. A domanda su cosa pensasse di papa Francesco che si fa i selfie coi fedeli in piazza rispose serio: «Il Papa deve fa’ er Papa, non i selfie».

È quello che pensa una buona metà dei cattolici, sempre più sconcertati dalle propensioni a sinistra di questo Papa, delle sue aperture al woke-pensiero, buonista à gauche e senza misericordia à droite. Una gestione, la sua, autocratica, e non lo si può negare. Il pugno di ferro ha, agli occhi del sottoscritto, un suo fascino. Quanno ce vo’ ce vo’. Ma se la direzione è sempre una ed è quella che a me sta simpatica, be’, il catechismo mi consente un rispettoso dissenso.

Purtroppo, la fine pilotata della Balena Bianca ha lasciato la Chiesa scoperta dal lato politico. C’era la Dc a fare da schermo e il clero poteva pensare a fare il clero, cioè a parlare di Gesù e di come Lo si raggiunge. Venuto meno lo scudo crociato, è venuto meno lo scudo tout court. Ciò ha comportato un trasbordo psicologico nel popolo, che a trasformato il Papa nel Capo. Il front-man. Quello che, come a suo tempo il Duce, «ha sempre ragione». Cioè, i fedeli si sono clericalizzati, altro che «ruolo dei laici».

Sì, il Papa è infallibile, ma solo in un ristrettissimo numero di circostanze. Al di fuori di queste, sarebbe suo interesse sentire eventuali consigli, critiche, dissensi. Se invece ascolta solo gli adulatori si condanna al solipsismo da Marchese del Grillo. Certo, quella di prediligere la sinistra può essere, perché no, una furbata: la liscio per abbassarne le difese e così convertirla. Ma, come diceva il Mago Merlino nel film Excalibur di John Boorman (1984), «c’è sempre qualcuno più furbo di te», e con i giacobini marxisti si fa infallibilmente la fine dei famosi «preti operai» degli anni Cinquanta: andarono in fabbrica per convertire e ne uscirono convertiti loro. Come i famosi Pifferi di Montagna. Se il sale perde sapore – dice il Vangelo – a che serve? Infatti, gli operai dissero a questi preti che i sindacalisti li avevano già, perciò loro non servivano a niente.

Da Fazio il Papa ha ripetuto i suoi soliti refrain sulla pace, le benedizioni gay eccetera. Il primo a intervistare un Papa fu Messori, ma acutamente non gli fece domande da vaticanista. I successori non hanno avuto lo stesso acume e perciò vai con l’aria fritta. Sì, il prete benedice persone non coppie. Ma allora perché si presentano in coppie e non uti singuli? Le guerre le provocano i venditori di armi. Sì, ma il genocidio nel Rwanda – anni Novanta, un milione di vittime – fu perpetrato con coltelli, martelli e machete. La tradizione romana, di cui la Chiesa dovrebbe essere l’ultima rappresentante, insegna: si vis pacem para bellum. E i Romani, pagani, non credevano nel Peccato Originale. Quando i papi (non uno, si badi) predicavano le Crociate sbagliavano? Se un Marx fosse stato fermato dall’Inquisizione, sarebbe stata una brutta cosa? Lasciarono fare Lutero e fu la Guerra dei Trent’Anni, il macello più spaventoso che il mondo avesse visto.

Vabbe’, il Papa è lui, faccia come crede. Vedremo col prossimo. Solo che, se Papa scaccia Papa (altra novità di questo pontificato), non c’è più faro in terra né boa in mare. E anneghiamo.

Rino Cammilleri, 15 gennaio 2023

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