Esteri

Guerra in Medio Oriente

Gaza, è l’ora della guerra. Israele muove i tank: come va l’operazione di terra

I carri di Tel Aviv invadono la striscia. Scontri ancora in corso: “Ucciso il capo di Hamas che guidò l’assalto coi deltaplani”

gaza battaglia striscia

Lo stato di tensione continua a dominare in Medio Oriente. Secondo le fonti, non si registrano né morti né feriti tra le file dei soldati israeliani, che sono ancora presenti nella Striscia di Gaza con le proprie truppe e tank, dopo l’invasione iniziata nella tarda sera di ieri. Gli scontri proseguono con Hamas a Bureji, nel cuore della Striscia, e in altre zone del territorio. Il capo di stato maggiore Herzi Halevi valuta la situazione, in vista di decisioni future sull’operazione in corso.

Nel frattempo, il portavoce militare Israele riferisce di aver colpito circa 150 obiettivi sotterranei, tra cui tunnel, con l’aviazione la scorsa notte nel nord della Striscia, causando la morte di diversi terroristi. Invece, l’Aeronautica Militare Israele, come riportato da fonti, sostiene di aver ucciso Ezzam Abu Raffa, capo della formazione aerea dell’organizzazione terroristica Hamas e responsabile degli apparati Uav, dei droni, del rilevamento aereo, dei deltaplani e della difesa aerea dell’organizzazione Hamas.

I video delle operazioni dei tank di Israele nella Striscia di Gaza

Secondo le testimonianze dei residenti della Striscia di Gaza riportate da Haaretz, la notte passata è stata la “peggiore notte” dall’inizio della guerra per l’intensità dei bombardamenti. Gli attacchi incessanti da parte delle forze armate israeliane sono stati segnalati nella parte orientale della città, dal campo profughi di Jabaliya a Bet Lahiya e Bet Hanun. Anche la Striscia centrale e Khan Yunis nel sud sono state coinvolte.

Nel mezzo della confusione, Hamas riferisce di aver combattuto contro le truppe israeliane nel nord di Gaza, ma al momento non ci sono informazioni su eventuali vittime o feriti a seguito degli attacchi notturni, a causa dell’interruzione delle comunicazioni con gli operatori sanitari.

I aerei da combattimento di Israele che bombardano Gaza

Nel corso della mattinata, le incursioni della fanteria meccanizzata di Tel Aviv erano ancora in corso. Gli assalti notturni sono arrivati sia con i tank che tramite le forze speciali dal mare. La Flottiglia 13 e la fanteria stanno realizzando dei raid mirati ma questa volta Israele ha deciso di “espandere le operazioni di terra” e di lasciare i tank nella Striscia anche alla luce del giorno.

Si teme adesso un allargamento degli scontri. Gli occhi sono puntati sull’Iran e ovviamente sul Libano. Israele ha fatto sapere che “Ieri, i terroristi Hezbollah hanno tentato di lanciare razzi verso il territorio israeliano. I razzi sono caduti in Siria. Nella notte i jet israeliani hanno risposto colpendo infrastrutture militari di Hezbollah in Libano”.

Il presidente Usa, Joe Biden, rafforza la sua posizione, annunciando la prontezza degli Stati Uniti a “prendere ulteriori azioni” in seguito agli attacchi dei gruppi legati all’Iran contro le forze americane in Iraq e Siria.

Il clima di tensione si riflette anche negli Stati Uniti, dove migliaia di persone si sono radunate alla Grand Central station di New York, al cuore di Manhattan, per chiedere l’immediato cessate il fuoco in Medio Oriente.

Nella risoluzione dell’Onu che chiede una tregua umanitaria a Gaza, l’Italia si astiene perché manca la condanna di Hamas. L’Europa appare divisa: Francia e Spagna hanno votato a favore, mentre l’Austria e Germania sono contrarie.

Articolo in aggiornamento