Utili superiori alle attese e già raggiunto l’obiettivo del monte dividendi promesso nel piano industriale: Generali ha sorpreso il mercato con un terzo trimestre molto solido – l’utile netto ha compiuto un balzo del 57,1% a 909 milioni e il risultato operativo del 25% a 1,7 miliardi – imprimendo così una spinta anche ai conti dei nove mesi. Ulteriore conferma dell’efficacia della strategia impostata dall’ad Philip Donnet e dal feeling instaurato con il mercato. In Piazza Affari il titolo viaggia infatti vicino ai massimi degli ultimi 5 anni e positivi sono i pareri degli analisti.
I premi balzano del 18%, sale l’utile
I premi lordi di Generali nei nove mesi hanno messo a segno uno scatto del 18,1% sfondando il muro dei 70 miliardi (70,7 miliardi) grazie al contributo sia del segmento Vita (+23,3%) sia del Danni (+9,8%). In particolare la raccolta netta Vita ha confermato la traiettoria di crescita attestandosi a 6,8 miliardi, interamente concentrata nelle linee puro rischio e malattia e unit-linked. Non solo, malgrado il marcato impatto delle catastrofi naturali, anche il risultato operativo Danni è in continuo aumento (+2,5%) e il Combined Ratio, cioè il principale indice di profittabilità del business Danni, si è attestato al 94,0%. Proprio la forza della sala macchine del business assicurativo ha permesso a Donnet di presentare nei nove mesi un risultato operativo in crescita a 5,4 miliardi, principalmente guidata dai segmenti Vita e Asset & Wealth Management a fronte di un utile netto che balza del 5% a quota 3 miliardi. Resta molto solido anche il capitale di Generali con Solvency Ratio al 209%.
Borean: “Vicini a centrare tutti gli obiettivi del piano”
Nel terzo trimestre dell’anno è proseguita “la forte crescita del risultato operativo di Generali, grazie al contributo di tutti i segmenti di business. Nel segmento Vita, il Gruppo ha confermato l’andamento molto positivo della raccolta netta del 2024. Inoltre, nonostante il significativo impatto delle catastrofi naturali, abbiamo ottenuto un’ulteriore crescita della redditività del segmento Danni. Il segmento Asset & Wealth Management ha contribuito molto positivamente ai risultati, a ulteriore riprova della solidità del nostro modello di business”, ha rimarcato agli analisti il direttore finanziario Cristiano Borean, aggiungendo come grazie a una strategia impostata sulla diversificazione delle fonti di utile, Generali “sta realizzando con successo” gli obiettivi posti nel piano industriale malgrado il complesso e variabile contesto internazionale. Il Leone è in ogni caso “pienamente in linea per raggiungere con successo tutti gli obiettivi del piano ‘Lifetime Partner 24: Driving Growth’”.
Focus sulla positiva conclusione del ciclo strategico
Confermato poi l’impegno a perseguire una crescita sostenibile, migliorare il profilo degli utili e guidare l’innovazione. Questo per raggiungere un tasso di crescita annuo composto dell’utile per azione compreso tra il 6% e l’8% nel periodo 2021-2024, generare flussi di cassa netti disponibili a livello della capogruppo superiori a 8,5 miliardi nel periodo 2022-2024 e appunto distribuire agli azionisti dividendi cumulati nel periodo 2022-2024 per un ammontare compreso tra 5,2 miliardi e 5,6 miliardi, target già raggiunto con il pagamento del dividendo 2023. Insomma, il biglietto da visita migliore verso il nuovo piano industriale che sarà presentato il 30 di gennaio.
Analisti positivi in attesa del nuovo piano
Una conferma di efficienza industriale importante, quella dei nove mesi, anche in vista del rinnovo del cda su cui sarà chiamata a decidere l’assemblea la prossima primavera. La gestione Donnet è infatti promossa dagli analisti: «I risultati del terzo trimestre sono incoraggianti, in particolare per quanto riguarda il ramo Danni”, ha detto Citi concentrando l’attenzione anche sul migliorato rapporto tra costi e premi; un fattore questo che promette di avere un effetto volano verso il nuovo piano industriale. Positiva anche la pagella di JP Morgan che ritiene “sostenibile” il percorso impostato dal vertice .
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