Commenti all'articolo Genitori oggi in protesta: “Riportate i nostri figli a scuola”

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A.L.
A.L.
23 Marzo 2021, 12:18 12:18

Domenica sono stata alla manifestazione per la scuola. Un bel momento, onore a chi l’ha organizzata in pochi giorni e in più città. Grazie Nicola Porro per averci informati. L’argomento scuola è molto complicato, molto più di quello che sembra. Non si può neanche fare di tutta l’erba un fascio: ogni scuola, ogni classe, ogni famiglia, ogni alunno hanno la loro situazione, il loro problema e la loro reazione a quanto sta accadendo. In questo tempo non normale, sia la scuola in presenza che la Dad sono tutt’altro che il migliore dei mondi possibili. Sia l’una che l’altra (proprio sul piano del vissuto quotidiano; prescindendo dalla questione ‘più contagi, meno contagi’) presentano di fatto problemi reali molto forti. Al di là della retorica, rimangono due fatti (due fra molti) da considerare nella difficoltà: ripeto, ogni scuola, ogni classe reagisce in un modo diverso non solo per la differenza delle situazioni oggettive (poco o molto tempo in zona rossa, poco o molto tempo con scuole chiuse a seconda dei luoghi, sensibilità accentuate su un aspetto o l’altro del problema covid a seconda dei singoli vissuti individuali e del vissuto delle singole città; situazioni familiari, economiche, pratiche, anche molto diverse da alunno ad alunno) ma perché la scuola è l’interazione di molti individui, la maggior parte in età di crescita (varie a… Leggi il resto »

Marco
Marco
22 Marzo 2021, 15:18 15:18

Buonasera Caro Nicola, non sono qui a giudicare, se sia meglio chiudere o riaprire le scuole. E’ un compito che non spetta certamente al sottoscritto. Mia moglie è un insegnante delle superiori ed è stata vaccinata, un paio di settimane fa. Come del resto, le sue colleghe/i di lavoro. Non ha mai smesso di recarsi a scuola, per via che all’interno della stessa, ci sono dei ragazzi autistici e disabili. Sono nove ragazzi, suddivisi in tre classi e per loro (giustamente) la DAD non esiste. Uno di questi, disgraziatamente è risultato positivo al C-19 e purtroppo, gli altri due ragazzi, sono stati messi in isolamento forzato. Dopo i tamponi e i vari controlli, tutto è tornato alla “normalità”. Attenzione ! stò parlando di una classe, con tre ragazzi e l’insegnante. Quattro persone, in balia di un virus. Ora, pensiamo a una classe con una media di venti ragazzi, più i vari insegnanti. Cosa succederebbe se uno solo, risultasse positivo ? la scuola, sarebbe obbligata a mettere diciannove ragazzi, più gli insegnanti, in quarantena. Tutti nelle rispettive abitazioni, a contatto con i rispettivi genitori, fratelli e in molti casi, i nonni. La prego di non fraintendermi. Sono il primo, che vorrebbe rivedere tutto riaperto (sopratutto le scuola) ma logisticamente parlano, può essere la cosa giusta ? qualche tempo fa, ci avevano… Leggi il resto »

giùalnord
giùalnord
22 Marzo 2021, 11:59 11:59

Ammesso e non concesso che le scuole non sono dei luoghi di babysitteraggio o dei parcheggi abusivi o legalizzati come definiti da lei tristemente,mi permetta di dissentire su tali affermazioni azzardate se dette da una insegnante qual è lei.
La scuola è tutto e la presenza è fondamentale per la crescita ps8cofis8ca dei ragazzi oltre ad essere in luogo ove si impara e si insegna.
Provi a pensare agl8 istituti tecnici o professionali dove i laboratori sono fondamentali o quelle facoltà universitarie ove la,presenza è altrettanto importante.
Le paure e le fobie dovrebbero stare lontane dall’ insegnamento e da tutte le scuole ,non esiste luogo più sicuro della scuola e i dati scientifici pendono a favore della didattica in presenza.

Marina Villa
Marina Villa
21 Marzo 2021, 17:35 17:35

Perfettamente d’accordo con Marta e Marcor.Le difficoltà organizzative ci sono di sicuro,ma stiamo davvero pensando di obbligare gli insegnanti a vaccinarsi?Esempio qualche insegnante avesse condizioni di salute incompatibili col vaccino,visto i precedenti di questi giorni?Ma tanto chi se ne frega l’importante è che la scuola ne garantisca un altro per il servizio di bebisitteraggio gratis.Solo la scuola può dare educazione,socializzazione :la famiglia non sa più dare niente a questi bambini?Questi genitori che tengono così tanto alla scuola sono spesso gli stessi che vengono a protestare per un 5,cioè la scuola va bene se fa socializzare ma non se fa istruzione e ti dice che tuo figlio non studia,allora lì la si contesta.Andare a scuola in sicurezza?,Ma i genitori sanno davvero quali sono le distanze in una classe con 25 /26alunni?Sanno cosa vuol dire dare tutto il giorno i cani da guardia per riuscire a rispettare i protocolli,?Sanno che abbiamo alunni senza il medico di base che alla riammissione dopo malattia o quarantena portano autocertificazioni non in regola?Ma per piacere!!!

alessandro
alessandro
21 Marzo 2021, 16:28 16:28

Il tribunale regionale del lavoro di Tel Aviv oggi domenica ha stabilito che un assistente scolastico o insegnante non vaccinato non può tornare al lavoro e non continuerà a ricevere la paga. Sia il procuratore generale Avichai Mandelblit che il ministero della Salute hanno affermato che ai lavoratori non vaccinati non dovrebbe essere consentito di tornare fisicamente al loro posto di lavoro a meno che non presentino regolarmente un test negativo per il coronavirus.
Speriamo che anche in Italia si prendano provvedimenti simili.

marcor
marcor
21 Marzo 2021, 15:36 15:36

Ribadisco che codesti che si lamentano non sanno dove parcheggiare i figli. Ancora ci sono delle anime candide, anche tra i commentatori di questo sito, che fanno finta di non sapere che ormai la scuola italiana è morta da tempo e che si regge solo sul volontarismo di una minoranza di insegnanti e di studenti. Tutti gli altri sono una massa di Fantozzi e di Pierini che pensano solo allo stipendio e al pezzo di carta e giocano a tirare a campare nel carrozzone autoreferenziale che qualcuno si ostina ancora a difendere. Poi mi fanno ridere quelli della socializzazione e del contesto educativo, che concepiscono la scuola come un centro sociale ricreativo o come una madrassa indottrinante.
Poche chiacchiere! La scuola a distanza, con tutti i suoi limiti e disagi, basta e avanza per gli insegnanti che vogliono ancora insegnare e per gli alunni che vogliono ancora studiare.
Faccio presente che io ho un figlio studente universitario che l’università non la vede da più di un anno e sta studiando come e forse più di prima, seguendo lezioni e sostenendo esami senza nessuno sconto.
Invece, nel resto degli altri ordini e gradi di scuola, insegnanti e studenti hanno operato finora sia in presenza che a distanza, con continui tira e molla.