Viene questo sospetto, perché, visto che si parlava di social, uno degli autori Laterza ama farsi ritrarre accanto alla statua di Tito, l’architetto delle foibe e del genocidio degli italiani istriani. Quello non è un insulto a migliaia di morti? Eppure il dottor Laterza in quella occasione muto fu.
La triste decadenza qualitativa ed etica di quella che fu un tempo una importante casa editrice. E soprattutto lo stato della cultura di sinistra: priva di idee e pure di ideali, le sono rimaste solo le manette, reali e al pensiero. E il bon ton da vecchie zie (non longanesiane però, un po’ staliniane invece).
Marco Gervasoni, 21 maggio 2021