di Paolo Becchi e Giovanni Zibordi
Mario Draghi ha detto in conferenza stampa, facendo un bilancio del suo governo rispetto alla Covid che nel 2021 “si sono evitati 80 mila morti” con la vaccinazione. Non ha citato nessuno studio o fonte di questo numero che non è mai apparso da nessuna parte neanche sui giornali o in dichiarazioni e comunicati del Ministero o del Cts o dell’Istat. Misteri della fede (nel vaccino). La realtà è che in tutto il mondo industriale avanzato in cui si è vaccinato in massa, la mortalità tra i giovani e la popolazione che lavora ha toccato nel 2021 il livello record. C’è stato un calo nel 2021 rispetto al 2020, ma solo tra gli 80enni. Dato che costituiscono ovviamente oltre il 90% dei decessi annuali questo calo ha offuscato l’aumento di morti tra adulti e giovani.
Qui vedi il grafico aggiornato fornito ogni mercoledì dall’Osservatorio Europeo sulla Mortalità (EuroMomo) che indica il totale dei morti di ciascun anno (per tutte le cause) “in eccesso della media” per la fascia di età sotto i 44 anni (tra i 15 e 44 anni).
A partire da metà dell’anno i morti nel 2021 sono saliti a livello record, oltre 3mila in più che nel 2020 (la linea blu del 2021 rispetto a quella del 2020). I numeri indicati possono essere ricavati dal sito di EuroMomo posizionando il mouse sui diversi grafici, facendo apparire settimana per settimana il totale cumulativo dei morti dell’anno. Questo aumento di morti giovani continua anche nel 2022 (la linea azzurra a sinistra).
(Nota bene: Fino a quando l’Istat non produrrà, come succede in America e a livello europeo, i dati per fasce di età aggiornati dei morti totali, dobbiamo usare dati a livello europeo o citare quelli americani).
Dato che il Covid c’era anche nel 2020 e da metà 2021 si è vaccinato anche sotto i 50 anni è evidente la correlazione di questo aumento di morti di 40enni, 30enni e 20enni con queste iniezioni. Il governo attribuisce alla vaccinazione il calo dei morti 80enni (che può anche in teoria essere dovuto ad una riduzione del “pool” di persone fragili avvenuto nel 2020). Allo stesso modo però, in base ai dati di mortalità, anche l’aumento dei morti adulti e giovani le può essere attribuito. Anche perché non esiste altra spiegazione logica, dato che la variante Omicron, prevalente nel 2021, era anzi circa dieci volte meno pericolosa. (Da inizio anno, tre milioni e mezzo di italiani sono risultati positivi alla Covid, dieci volte di più che nello stesso periodo del 2020!)
Abbiamo mostrato negli articoli precedenti anche i dati della fascia di popolazione tra 45 e 64 anni che mostrano un aumento di mortalità in Europa nel 2021 rispetto al 2020 di circa 18mila decessi. Ma occorre sottolineare quello che accade tra i giovani, nella fascia tra 15 e 44 anni perché le cronache locali sono piene di casi di “malore improvvisi”. In Germania, Gran Bretagna e Usa ci sono centinaia di casi in cui le autopsie richieste dalle famiglie o effettuate da patologi che vogliono studiare questa casistica hanno determinato che sono stati questi prodotti a causare i morti, ad esempio, qui sul “Daily Mail” di questa settimana.
In Italia anche quando sono giovani perfettamente sani trovati morti in casa si è molto più timidi nel parlarne.
Anche quando si tratta di giovani sani morti dieci ore dopo dall’iniezione Pfizer o Moderna e la famiglia chiede l’autopsia, i medici nominati dai tribunali spesso non indicano la correlazione.
Ma i casi sono troppi, accadono in tutti i paesi e i numeri sono tali che da metà 2021 c’è stato in Europa un eccesso di morti sotto i 65 anni e in particolare sotto i 44 anni del tutto anomalo.
Come si vede dal grafico dell’Osservatorio Europeo segnalato all’inizio questo aumento di morti giovani continua anche nel 2022 ed è al livello massimo dal 2017 (il sito dell’Osservatorio indica i dati dal 2022 al 2017). Nessun giornale o tv in tutto questo tempo ha mai voluto prendere in considerazione l’aumento dei morti (totali, non “Covid”) tra la popolazione che lavora e i giovani. Si continuano ad usare i dati dei morti totali per tutte le fasce di età, tra i quali ovviamente gli 80enni sono il 90%. In questa fascia di persone fragili nel 2020 c’è stato un aumento intorno al 10% e poi nel 2021 invece un calo, ma il sito dell’Osservatorio indica che il calo nel 2021 rispetto al 2020 è tutto sopra gli 85 anni.
Questo calo dei decessi nel 2021 sopra gli 85 anni però offusca l’aumento dei morti avvenuti a partire da metà 2021 e che continuano anche tuttora nella popolazione che lavora. Perché ci sono così tanti morti giovani nel periodo della vaccinazione forzata? Questi morti sono reali e documentati, gli ottantamila morti evitati sono un mistero.