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Giornali di sinistra “portatori d’interesse”? Perché Meloni ha ragione

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La notizia straordinaria della giornata è la risposta da Pechino della Meloni a quel dossier dell’Unione Europea che accusa l’Italia di peccare in termini di libertà di stampa. La Meloni dice che sono stati consultati dei giornali che sono portatori di interessi, e questo è vero, riferendosi a Repubblica, al Domani e al Fatto Quotidiano, che ovviamente oggi non possono che partire all’attacco della prenier.

La cosa straordinaria è che la Meloni dice che è colpa loro se Bruxelles ci critica perché sono proprio loro ad essere in prima linea a dare un’idea sbagliata dell’Italia. D’altronde loro sono all’opposizione e quindi gli è facile raccontare un’Italia in cui ci sarebbero scarsi margini di libertà. Uno di questi giornalisti è certamente Bill Emmott, uno di quelli che aveva descritto l’Italia di Berlusconi come un Paese tremendo. Ovviamente oggi viene intervistato da Repubblica e riesce ad affermare che in Italia “ci sono margini molto ridotti oggi di libertà” poiché “si sono ristretti i margini per un’informazione libera, soprattutto in Rai”.

Sulla questione Rai, Repubblica poi ci spiega che sono state nominate delle persone tremende ed una di queste è proprio il mio amico Gianmarco Chiocci che, oltre ad essere uno straordinario giornalista, è un direttore certamente non di sinistra del TG1. Addirittura la Federazione Nazionale della stampa, il sindacato a cui io non sono ovviamente iscritto, dice che le nomine Rai sono come le liste di proscrizione durante il fascismo.

Insomma, è una cosa pazzesca e questo cortocircuito lo racconta in maniera violentissima, proprio perché si è sentito accusato, Sallusti. Il direttore del Giornale fa giustamente notare come i giornalisti consultati dall’Europa per definire lo stato della salute della libertà di stampa italiana lavorino solamente per i giornali cosiddetti di opposizione. Tra l’altro, sono gli stessi giornalisti che hanno scritto sui loro quotidiani che l’Europa ci aveva bacchettato, senza spiegare che la ragione per cui l’Europa ci bacchetta sono proprio loro! È una specie di cortocircuito mostruoso secondo cui loro dicono all’Europa che l’Italia fa schifo e poi ci raccontano sui loro giornali che è l’Europa a dire che l’Italia fa schifo. Robe da pazzi.

Nicola Porro, dalla Zuppa di Porro del 31 luglio 2024