Commenti all'articolo Giornalista di sinistra? Allora sei bravo a prescindere
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13 Commenti
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Luigi
12 Giugno 2023, 14:46 14:46
Immagino che oggi i vari Cervelloni d’Italia o presunti tali (Travaglio, Saviano, Fazio, Annunziata, ecc) staranno brinda do, pur con la consapevolezza che oggi ci ha lasciato un uomo che NESSUNO riuscirà ad imitare, in particolare loro!!!! Ciao Silvio e grazie per tutto ciò che hai fatto per questo
gianfranco benetti longhini
26 Luglio 2019, 13:07 13:07
Questo fu scritto tempo fa ….. ________________________________________________________________________- Buona Giornata. Se potessi ritrarre i commenti (riguardo la sua imparzialità) scritti nella mia e-mail a lei il 05/02/2017, sarei tranquillo. PERCHÉ …. Nel “il venerdì di Repubblica” datato 27 aprile 2018, la sua risposta a Mariana indica che non è per niente imparziale con il commento …. ……… “Quanto a me, credo che esista solo una cosa peggiore dei ricchi di sinistra: i ricchi di destra”. Sembrerebbe vero il detto, “Il lupo può perdere il pelo ma non il vizio!!!” Il 25 aprile 2018, ascoltai uno scontro vocale fra due di opinione diversa, che fu calmata da un anziano con queste parole ….. “Un delinquente o assassino di destra è peggio di uno di sinistra? …. oppure la merda di destra puzza e quella di sinistra no???” ….. tutti i presenti scoppiarono in una risata! Lei dovrebbe leggere la storia del Presidente socialista Julius Nyerere (Tanzania) che ho conosciuto da giovane. Un uomo onesto e intelligente, che dopo 25 anni chiese scusa al suo popolo per avere introdotto una ideologia che porta solo alla miseria, tanto ché lo chiamarono “mungu ya njaa”, che in italiano si traduce “il dio della fame”. Guardiamo pure il disastro economico nel Venezuela di Maduro. Senza ricchezza non può esistere il sociale. Per favore ritorna ad essere… Leggi il resto »
Alessandro Baschieri
26 Luglio 2019, 12:13 12:13
Da qualche anno, ormai, è usuale riferirsi ad un comportamento ipocrita come “politicamente corretto”, definizione che, di per sé, è ovviamente ipocrita. E detto comportamento è tanto più ipocrita in quanto viene ammantato di valore positivo da coloro che largamente lo praticano e ne discettano, ovvero da tutti coloro che sono imbevuti di cultura (?) di sinistra. O meglio, di ideologia di sinistra: quanto di più illiberale, prevaricatore, falso e lontano da ogni misura di rispetto per le opinioni altrui vi sia, con buona pace di Voltaire. In realtà si dovrebbe parlare di ideologia comunista, perché tale era, è sempre stata e rimane tuttora: i suoi adepti hanno mutato forme e colori, hanno cambiato sigle e (solo talvolta) approcci, ma questa mentalità ammorbante persiste e continua a cercare di avvelenare le menti e la società. Il politicamente corretto, cioè la più spudorata ipocrisia, è divenuta l’arma con cui oggi il “sinistrismo/progressismo” cerca di scardinare le menti (e non solo) di coloro che ostinatamente ritengono di essere in grado di pensare con la propria testa, di avere opinioni autonome e di non doversi conformare acriticamente a slogan o principi che non ritengono condivisibili. Per almeno tutti gli anni ’70 e una buona metà degli anni ’80, quando ancora l’URSS e i suoi ipocriti corifei imperavano nella “cultura” italiana (come peraltro anche… Leggi il resto »
wisteria
26 Luglio 2019, 10:26 10:26
Potrei raccontare analoghe vicissitudini da me incontrate nel corso della mia carriera nei beni culturali. È stato difficile sostenere una politica culturale non di sinistra, perché anche i temi “di destra” sono accettabili solo se svolti dai bravi a prescindere, ovviamente di sinistra. Voglio sottolineare che la sinistra pensante si è impadronita anche di quegli autori che fanno parte del bagaglio di letture dello studioso liberale e li interpreta con la propria chiave di lettura.
Mi sono presa le mie soddisfazioni, ho colto qualche successo, ma a caro prezzo.
Mai fui tutelata, men che meno dai governi di centrodestra.
Andrea Salvadore
26 Luglio 2019, 5:44 5:44
Il paradosso piú curioso é che le persone che si definiscono di sinistra non fanno altro che mettersi una medaglia per essere riconosciute come tali ma di cultura non c’é traccia o meglio la cosidetta cultura di sinistra non esiste. Si sente solo un coro di belati stonati di pecore vaganti senza direzione alcuna. Cultura significa avere un culto. I nostri antenati romani onoravano gli dei dei loro penati, gli dei dei padri, e l’adozione nacque per la necessitá di continuare questo culto in mancanza di figli maschi . Un culto similare fu trovato dagli antropologhi russi nella Ossetia nell’ottocento e s andiamo verso la California incontriamo anch famiglie capitanate da donne. Il progresso del mondo occidentale comincia nel Rinascimento con la rivalorazione dell¡ereditá greco-romana per proseguire nela lotta liberatrice contro le monatchie per disegno divino e contro il controllo oppressivo dalla Chiesa unico vicariato di dio, e arrivare alla etá della ragione, The Age of Reason. Ci siamo lberati dei Re, abbiamocercato di nettere tutte le religioni sullo stesso piano di fronte allo Stato, abbiamo Stati democratici ed abbiamo ottenuto una liberazione della personalitá femminile dal livello di iferioritá dei secoli passati. Nessuno di questi progressi ha terminato ed é in questa direzione chesi deve mantenere il culto della libertá. Ma i progresisti non possono farlo perché sono ignoranti… Leggi il resto »
Franco Cattaneo
25 Luglio 2019, 20:00 20:00
Vorrei riallacciarmi al commento del signor Renato Pisani e richiamare l’attenzione anche sui commentatori comunisti che pare presidino i siti web non di sinistra 24 ore su 24, tanto che viene il sospetto, non poi così peregrino, che siano a ciò stipendiati. Assumono sempre pseudonimi (magari ne usano contemporaneamente diversi) che in molti casi vorrebbero indurre a pensare ad una loro superiorità culturale e intellettiva (ad esempio “Riflessiva”). Riporto un piccolo esempio di quanto accadutomi. Nel gennaio 2018 “il Giornale” pubblica la seguente notizia: “Indossa il velo in tribunale, il giudice la caccia dall’aula”. Mi permetto di commentare così: “A mio parere ciò che invita a riflettere non è il velo: “Asmae Belfakir, una ragazza musulmana di 25 anni e praticante presso l’ufficio legale dell’università di Modena-Reggio Emilia…”. L’Università di Modena-Reggio Emilia, tra tanti laureati in giurisprudenza italiani disoccupati assume come praticante una delle innumerevoli laureate musulmane e di origine (non so se di cittadinanza) non italiana !!! Mah..”. Mi sembra chiaro che ritenevo che l’indossare il velo non fosse, secondo me, un buon motivo per allontanare dall’aula un avvocato, quello che mi stupiva era che, dovendo assumere un praticante legale, l’Università di Modena-Reggio Emilia (dalle parti di Bibbiano) avesse scelto una musulmana, essendo le laureate in giurisprudenza musulmane “innumerevoli” come notavo sarcasticamente. Dopo una mezz’oretta compare puntuale la replica… Leggi il resto »
Immagino che oggi i vari Cervelloni d’Italia o presunti tali (Travaglio, Saviano, Fazio, Annunziata, ecc) staranno brinda do, pur con la consapevolezza che oggi ci ha lasciato un uomo che NESSUNO riuscirà ad imitare, in particolare loro!!!! Ciao Silvio e grazie per tutto ciò che hai fatto per questo
Questo fu scritto tempo fa ….. ________________________________________________________________________- Buona Giornata. Se potessi ritrarre i commenti (riguardo la sua imparzialità) scritti nella mia e-mail a lei il 05/02/2017, sarei tranquillo. PERCHÉ …. Nel “il venerdì di Repubblica” datato 27 aprile 2018, la sua risposta a Mariana indica che non è per niente imparziale con il commento …. ……… “Quanto a me, credo che esista solo una cosa peggiore dei ricchi di sinistra: i ricchi di destra”. Sembrerebbe vero il detto, “Il lupo può perdere il pelo ma non il vizio!!!” Il 25 aprile 2018, ascoltai uno scontro vocale fra due di opinione diversa, che fu calmata da un anziano con queste parole ….. “Un delinquente o assassino di destra è peggio di uno di sinistra? …. oppure la merda di destra puzza e quella di sinistra no???” ….. tutti i presenti scoppiarono in una risata! Lei dovrebbe leggere la storia del Presidente socialista Julius Nyerere (Tanzania) che ho conosciuto da giovane. Un uomo onesto e intelligente, che dopo 25 anni chiese scusa al suo popolo per avere introdotto una ideologia che porta solo alla miseria, tanto ché lo chiamarono “mungu ya njaa”, che in italiano si traduce “il dio della fame”. Guardiamo pure il disastro economico nel Venezuela di Maduro. Senza ricchezza non può esistere il sociale. Per favore ritorna ad essere… Leggi il resto »
Da qualche anno, ormai, è usuale riferirsi ad un comportamento ipocrita come “politicamente corretto”, definizione che, di per sé, è ovviamente ipocrita. E detto comportamento è tanto più ipocrita in quanto viene ammantato di valore positivo da coloro che largamente lo praticano e ne discettano, ovvero da tutti coloro che sono imbevuti di cultura (?) di sinistra. O meglio, di ideologia di sinistra: quanto di più illiberale, prevaricatore, falso e lontano da ogni misura di rispetto per le opinioni altrui vi sia, con buona pace di Voltaire. In realtà si dovrebbe parlare di ideologia comunista, perché tale era, è sempre stata e rimane tuttora: i suoi adepti hanno mutato forme e colori, hanno cambiato sigle e (solo talvolta) approcci, ma questa mentalità ammorbante persiste e continua a cercare di avvelenare le menti e la società. Il politicamente corretto, cioè la più spudorata ipocrisia, è divenuta l’arma con cui oggi il “sinistrismo/progressismo” cerca di scardinare le menti (e non solo) di coloro che ostinatamente ritengono di essere in grado di pensare con la propria testa, di avere opinioni autonome e di non doversi conformare acriticamente a slogan o principi che non ritengono condivisibili. Per almeno tutti gli anni ’70 e una buona metà degli anni ’80, quando ancora l’URSS e i suoi ipocriti corifei imperavano nella “cultura” italiana (come peraltro anche… Leggi il resto »
Potrei raccontare analoghe vicissitudini da me incontrate nel corso della mia carriera nei beni culturali. È stato difficile sostenere una politica culturale non di sinistra, perché anche i temi “di destra” sono accettabili solo se svolti dai bravi a prescindere, ovviamente di sinistra. Voglio sottolineare che la sinistra pensante si è impadronita anche di quegli autori che fanno parte del bagaglio di letture dello studioso liberale e li interpreta con la propria chiave di lettura.
Mi sono presa le mie soddisfazioni, ho colto qualche successo, ma a caro prezzo.
Mai fui tutelata, men che meno dai governi di centrodestra.
Il paradosso piú curioso é che le persone che si definiscono di sinistra non fanno altro che mettersi una medaglia per essere riconosciute come tali ma di cultura non c’é traccia o meglio la cosidetta cultura di sinistra non esiste. Si sente solo un coro di belati stonati di pecore vaganti senza direzione alcuna. Cultura significa avere un culto. I nostri antenati romani onoravano gli dei dei loro penati, gli dei dei padri, e l’adozione nacque per la necessitá di continuare questo culto in mancanza di figli maschi . Un culto similare fu trovato dagli antropologhi russi nella Ossetia nell’ottocento e s andiamo verso la California incontriamo anch famiglie capitanate da donne. Il progresso del mondo occidentale comincia nel Rinascimento con la rivalorazione dell¡ereditá greco-romana per proseguire nela lotta liberatrice contro le monatchie per disegno divino e contro il controllo oppressivo dalla Chiesa unico vicariato di dio, e arrivare alla etá della ragione, The Age of Reason. Ci siamo lberati dei Re, abbiamocercato di nettere tutte le religioni sullo stesso piano di fronte allo Stato, abbiamo Stati democratici ed abbiamo ottenuto una liberazione della personalitá femminile dal livello di iferioritá dei secoli passati. Nessuno di questi progressi ha terminato ed é in questa direzione chesi deve mantenere il culto della libertá. Ma i progresisti non possono farlo perché sono ignoranti… Leggi il resto »
Vorrei riallacciarmi al commento del signor Renato Pisani e richiamare l’attenzione anche sui commentatori comunisti che pare presidino i siti web non di sinistra 24 ore su 24, tanto che viene il sospetto, non poi così peregrino, che siano a ciò stipendiati. Assumono sempre pseudonimi (magari ne usano contemporaneamente diversi) che in molti casi vorrebbero indurre a pensare ad una loro superiorità culturale e intellettiva (ad esempio “Riflessiva”). Riporto un piccolo esempio di quanto accadutomi. Nel gennaio 2018 “il Giornale” pubblica la seguente notizia: “Indossa il velo in tribunale, il giudice la caccia dall’aula”. Mi permetto di commentare così: “A mio parere ciò che invita a riflettere non è il velo: “Asmae Belfakir, una ragazza musulmana di 25 anni e praticante presso l’ufficio legale dell’università di Modena-Reggio Emilia…”. L’Università di Modena-Reggio Emilia, tra tanti laureati in giurisprudenza italiani disoccupati assume come praticante una delle innumerevoli laureate musulmane e di origine (non so se di cittadinanza) non italiana !!! Mah..”. Mi sembra chiaro che ritenevo che l’indossare il velo non fosse, secondo me, un buon motivo per allontanare dall’aula un avvocato, quello che mi stupiva era che, dovendo assumere un praticante legale, l’Università di Modena-Reggio Emilia (dalle parti di Bibbiano) avesse scelto una musulmana, essendo le laureate in giurisprudenza musulmane “innumerevoli” come notavo sarcasticamente. Dopo una mezz’oretta compare puntuale la replica… Leggi il resto »