dott. BELTRAMI , si confronti con il prof. Montanari !!
Luca C.
3 Dicembre 2020, 12:06 12:06
Quello che sarebbe interessante capire, da una persona qualificata, è se i vaccini a base Rna, che devono essere conservati a temperature “polari”, quanto meno non devono essere “conditi” con tutti quegli ingredienti come mercurio, alluminio, cellule di origine fetale, che, come noto, sono il corredo abituale e, sembra, necessario, di tutti gli altri vaccini che conosciamo. Sarebbe un vantaggio non da poco.
La disamina della prof. Gismondo mi sembra molto convincente: i vaccini a base proteica sono evidentemente portatori anch’essi di potenziali effetti collaterali a breve e a lungo termine, ma si tratta di effetti collaterali più ponderabili e, presumibilmente, nel complesso anche più accettabili, laddove i vaccini a base genica possono comportare dei rischi potenziali molto meno ponderabili, e presuppongono un rodaggio molto più lungo, e una selezione molto più accurata dei destinatari.
Sottoporre in modo massivo degli ultrasettantenni, spesso di salute non proprio ferma, a vaccini a base genetica, è un’azione da banditi.
Cat
29 Novembre 2020, 21:18 21:18
Secondo me è proprio sbagliato il punto di partenza del suo ragionamento, che dà per scontato che iniettarsi una sostanza ignota, di cui gli stessi produttori negano di certificane il contenuto, per il quale rifiutano di responsabilizzarsi in caso di reazione avversa, possa avere un risvolto positivo… prima di tutto deve essere possibile analizzarne gli ingredienti….
https://www.gov.uk/government/publications/regulatory-approval-of-pfizer-biontech-vaccine-for-covid-19/information-for-healthcare-professionals-on-pfizerbiontech-covid-19-vaccine
dott. BELTRAMI , si confronti con il prof. Montanari !!
Quello che sarebbe interessante capire, da una persona qualificata, è se i vaccini a base Rna, che devono essere conservati a temperature “polari”, quanto meno non devono essere “conditi” con tutti quegli ingredienti come mercurio, alluminio, cellule di origine fetale, che, come noto, sono il corredo abituale e, sembra, necessario, di tutti gli altri vaccini che conosciamo. Sarebbe un vantaggio non da poco.
https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=663488594341360&id=158416004848624
La disamina della prof. Gismondo mi sembra molto convincente: i vaccini a base proteica sono evidentemente portatori anch’essi di potenziali effetti collaterali a breve e a lungo termine, ma si tratta di effetti collaterali più ponderabili e, presumibilmente, nel complesso anche più accettabili, laddove i vaccini a base genica possono comportare dei rischi potenziali molto meno ponderabili, e presuppongono un rodaggio molto più lungo, e una selezione molto più accurata dei destinatari.
Sottoporre in modo massivo degli ultrasettantenni, spesso di salute non proprio ferma, a vaccini a base genetica, è un’azione da banditi.
Secondo me è proprio sbagliato il punto di partenza del suo ragionamento, che dà per scontato che iniettarsi una sostanza ignota, di cui gli stessi produttori negano di certificane il contenuto, per il quale rifiutano di responsabilizzarsi in caso di reazione avversa, possa avere un risvolto positivo… prima di tutto deve essere possibile analizzarne gli ingredienti….