Giù le mani da Falcone e Borsellino: sono eroi della destra

Il podcast di Alessandro Sallusti del 25 maggio 2023

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sallusti 25 mag

Borsellino e Falcone: proviamo a mettere le cose in chiaro. Quando la sinistra dice alla destra – come ha fatto nelle scorse ore a proposito della nomina del presidente della commissione parlamentare antimafia e dell’anniversario della strage di Capaci – “giù le mani da Falcone e Borsellino”, sta bestemmiando in chiesa.

Andiamo con ordine. Paolo Borsellino era un uomo di destra che più di destra non si può. Da giovane universitario fu dirigente del FUAN, l’Organizzazione del Movimento Sociale Italiano, che raccoglieva gli studenti di destra. E nel 1992, cioè due mesi prima della sua morte, il Msi lo candidò come presidente della Repubblica. Ottenne solo 47 voti, perché chi oggi a sinistra e non solo lo celebra come giusto della patria, gli preferì Oscar Luigi Scalfaro. Tutto questo è stato censurato, rimosso da una propaganda martellante. Non ne troverete traccia neppure sulla sua biografia di Wikipedia, che non è quel luogo di libertà e indipendenza che dice di essere.

E veniamo a Giovanni Falcone, ucciso sì dalla mafia, ma ancora prima dalla sinistra politica e giudiziaria. Nel 1990, l’allora sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, leader della sinistra cattocomunista, intervistato guarda caso da Michele Santoro a Samarcanda, iniziò il killeraggio. Falcone – disse – ha una serie di documenti su delitti eccellenti, ma li tiene chiusi nei cassetti.

A ruota seguì una campagna denigratoria guidata dalla corrente di sinistra della magistratura, Magistratura democratica, e un processo davanti alla commissione disciplinare del Consiglio Superiore della Magistratura da parte di colleghi invidiosi del suo successo e ansiosi di disfarsi di una figura diventata ingombrante.

E adesso la sinistra ci dice giù le mani da Falcone e Borsellino? Tenetele giù voi le mani, della memoria di eroi che non sono mai stati i vostri, eroi che sarebbero entrambi ancora vivi se la sinistra non li avessi scaricati e abbandonati al loro destino – nel caso di Borsellino non solo – ma anche perché uomo di destra. La sinistra può rimuovere e sbianchettare la storia quanto vuole per interesse e per vergogna, ma la storia è questa e nessuno può cambiarla. Borsellino e Falcone sono vittime della sinistra ed eroi della destra.

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