Giudici a orologeria: si vota, Tesei indagata (e archiviata)

La notizia irrompe in campagna elettorale: il Pd agita le manette, nonostante la richiesta di archiviazione

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donatella tesei

Puntuale come un orologio svizzero. Donatella Tesei, presidente della Regione Umbria ed ancora candidata nelle imminenti elezioni, è stata indagata dalla procura perugina e subito archiviata. Ma la notizia, guarda tu il caso, esce a poco più di due settimane dalla partita elettorale del 17 e 18 novembre.

L’indagine contro Tesei, archiviata

Ad essere stati iscritti nel registro degli indagati sono stati la Tesei e l’assessore al Bilancio, Paola Urbani Agabiti. La vicenda riguarderebbe presunti finanziamenti che la Regione avrebbe elargito ad una azienda nella quale lavorerebbe il figlio della governatrice e di proprietà del marito dell’assessore. Si tratta di finanziamenti in ambito agricolo. Abolito il reato di abuso d’ufficio, tuttavia, al procuratore Raffaele Cantone non è rimasto che firmare la richiesta di archiviazione presentata oggi. Secondo quanto riportano le agenzie di stampa, la Guardia di Finanza aveva condotto alcuni accertamenti sull’assegnazione di alcuni fondi europei tramite il Piano di sviluppo rurale. L’azienda in questione, tuttavia, ha aderito ad un’associazione temporanea di imprese e ha incassato i fondi insieme ad altre associazioni temporanee operanti nello stesso settore.

Il Pd cavalca il nulla

La non notizia (non ci sarà alcun processo e Tesei è innocente, come prevede la costituzione) scalda però ovviamente la campagna elettorale. “La notizia dell’indagine svolta dalla procura di Perugia che ha visto indagate la Presidente della Regione Donatella Tesei e l’Assessore Paola Agabiti Urbani – dice il segretario regionale del dem Tommaso Bori – svela con tutta evidenza un sistema consolidato che si è servito delle istituzioni per finanziare aziende di famiglia. La circostanza mette in evidenza i rapporti tra il gruppo Urbani Tartufi legato ad Agabiti, in cui per altro risulta lavorare anche il figlio della Presidente Tesei, e la Giunta regionale in una condizione di palese conflitto di interessi. Sintomatico il fatto che l’indagine per abuso d’ufficio venga archiviata, soltanto per l’abrogazione del reato approvata dal governo Meloni e dalla sua maggioranza. Si tratta di un fatto grave su cui interrogheremo le dirette interessate durante la prossima seduta del Consiglio regionale del 5 novembre”.

I sondaggi

L’Umbria, dopo la vittoria di Bucci in Liguria, è diventata un appuntamento chiave anche a livello nazionale. Se dal 3 a 0 ipotizzato per il centrosinistra si passasse al 2 a 1 per Meloni&co, per il Campo Largo sarebbe una disfatta. I sondaggi dicono che è possibile un altro testa a testa in salsa ligure: il centrosinistra (Pd, M5S, Avs, Azione, +Europa e altre civiche) candida Sfefania Proietti che è data tra il 47%e il 51%. Per Tesei e la sua coalizione (FdI, Lega, Forza Italia, Alternativa Popolare, Noi Moderati e Udc) la forbice sarebbe invece tra il 45,5% e il 49,5%.

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