Commenti all'articolo Giulia Cecchettin, storia di una sbornia collettiva (con poche eccezioni)
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21 Commenti
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rosario nicoletti
27 Novembre 2023, 12:30 12:30
D’accordo con la Motta, siamo di fronte ad un caso di demenza collettiva. Anch’io non sopporto più l’eruzione catodica continua di castronerie e cambio canale (sono costretto talvolta a spegnere il televisore)
Pigi
27 Novembre 2023, 5:39 5:39
Ulteriore sintomo della patocrazia in cui siamo caduti. Come per il Covid e il clima.
L’unica colpa collettiva è quella che non riconosciamo più le devianze, ma questo è quello che i patocrati ovviamente non vogliono, per cui colpevolizzano i cittadini: tutti colpevoli, nessun colpevole.
Maria
26 Novembre 2023, 23:37 23:37
Perfettamente daccordo con il parere della Motta.
Piemontesi-neh
26 Novembre 2023, 23:27 23:27
Non ho sentito né letto una sola volta un’analisi sociologica del dramma, la famiglia abbiente del Nord-Est che non recepisce la depressione del figlio da una parte e il culto della laurea e dello studio universitario, che di per sé senza indipendenza economica personale sono poco o nulla.
Piemontesi-neh
26 Novembre 2023, 23:20 23:20
Abbiamo assistito ad una strumentazione e appropriazione politica senza precedenti di una tragedia umana, una cosa sconcia al massimo. Detto ciò Il problema non è il possesso della persona, ma la patologia depressiva grave e l’immaturità profonda nell’organizzare la propria vita.
Davide V8
26 Novembre 2023, 23:20 23:20
rad*orad*o.it/2023/11/meluzzi-senza-filtri-rivela-le-falle-allarme-patriarcato/
Meluzzi *perfetto* conferma il mio pensiero
.
1) Le persone sicure lo sono per l’attaccamento materno e familiare (cercate Bowlby)
2) il regime vuole persone insicure e per questo distrugge la famiglia.
D’accordo con la Motta, siamo di fronte ad un caso di demenza collettiva. Anch’io non sopporto più l’eruzione catodica continua di castronerie e cambio canale (sono costretto talvolta a spegnere il televisore)
Ulteriore sintomo della patocrazia in cui siamo caduti. Come per il Covid e il clima.
L’unica colpa collettiva è quella che non riconosciamo più le devianze, ma questo è quello che i patocrati ovviamente non vogliono, per cui colpevolizzano i cittadini: tutti colpevoli, nessun colpevole.
Perfettamente daccordo con il parere della Motta.
Non ho sentito né letto una sola volta un’analisi sociologica del dramma, la famiglia abbiente del Nord-Est che non recepisce la depressione del figlio da una parte e il culto della laurea e dello studio universitario, che di per sé senza indipendenza economica personale sono poco o nulla.
Abbiamo assistito ad una strumentazione e appropriazione politica senza precedenti di una tragedia umana, una cosa sconcia al massimo. Detto ciò Il problema non è il possesso della persona, ma la patologia depressiva grave e l’immaturità profonda nell’organizzare la propria vita.
rad*orad*o.it/2023/11/meluzzi-senza-filtri-rivela-le-falle-allarme-patriarcato/
Meluzzi *perfetto* conferma il mio pensiero
.
1) Le persone sicure lo sono per l’attaccamento materno e familiare (cercate Bowlby)
2) il regime vuole persone insicure e per questo distrugge la famiglia.