Appare incredibile che un rappresentante della nomenclatura come Enrico Letta schieri il suo partito, vecchio e dilaniato, contro il referendum sulla giustizia voluto dai radicali, nella loro storica tradizione, e da una forza che si rivela capace di rinnovarsi, come la Lega.
Dopo avere avuto molti suoi rappresentanti coinvolti negli scandali del Csm, in un continuo tentativo di politicizzare la magistratura, ieri Letta annuncia un progetto sulla giustizia “serio e non di propaganda”, squalificando uno strumento democratico come il referendum.
Com’è noto, il popolo disturba gli esponenti del Pd e i loro privilegi e rendite di posizione. E, come era prevedibile, Letta fa rimpiangere Zingaretti.
Vittorio Sgarbi, 10 maggio 2021