Il conformismo e la retorica che fa della Costituzione italiana “la più bella del mondo”, a prescindere, e che quindi paralizza ogni seria riforma, fa sì poi che si generino due paradossi: da una parte, permette che si viva in una perenne ipocrisia governativa (si rispetta formalmente ciò che nella prassi si scavalca costantemente); dall’altra, che oggi tocchi proprio a noi liberali difendere la Costituzione, a cui da tempo avremmo voluto mettere mano per emendarla dai suoi indubbi tratti democratici e socialisti. Quanto più lineare la common law della Gran Bretagna, che di una Costituzione non ha bisogno ma che comunque da ottocento anni rispetta il sacro principio dell’habeus corpus. Un principio, come è noto, che impone la sussistenza di precisi presupposti giuridici per poter limitare la libertà di una persona. Appunto!
Corrado Ocone, 29 aprile 2021