Esteri

Medio Oriente

Gli assassini di Kfir usano il padre distrutto dal dolore

Hamas ha diffuso un video del padre del piccolo di 10 mesi morto durante un raid israeliano a Gaza

Sono trascorsi quasi due mesi dal brutale attacco di Hamas contro Israele, una carneficina che ha destabilizzato il Medio Oriente. Le trattative per il cessate il fuoco proseguono, esattamente come le violenze. L’attentato firmato dal gruppo terroristico palestinese a Gerusalemme è solo l’ultimo esempio della brutalità del conflitto, che il più delle volte coinvolge gli innocenti. Basti pensare al piccolo Kfir, un bimbo israeliano di 10 mesi che secondo i terroristi sarebbe morto insieme al fratellino Ariel (4 anni) e alla mamma Shiri. Presi in ostaggio da diverse settimane, i tre avrebbero perso la vita a causa di un raid israeliano. La propaganda interpreta un ruolo fondamentale in una guerra e i terroristi palestinesi lo sanno bene, riuscendo spesso a direzionare la narrazione, offuscando il giudizio di qualche solone. Ma la verità è una soltanto: Kfir e i suoi cari non sono morti per colpa di Israele, ma per mano dei barbari di Hamas.

Kfir, Ariel e Shiri sarebbero ancora vivi se i miliziani non li avessero fatti prigionieri. Lo dice il buonsenso. Ma c’è di più. Pur di veicolare il racconto di questo conflitto, Hamas sta sfruttando Yarden Bibas, marito e padre delle tre vittime. I terroristi palestinesi hanno diffuso un video nelle scorse ore in cui l’uomo attacca frontalmente il premier israeliano Bibi Netanyahu: “Bibi, hai bombardato la mia famiglia. Era tutto quello che avevo nella mia vita”, portali “verso casa perché siano sepolti in Israele, ti scongiuro”. Anche lui ostaggio a Gaza, l’uomo guarda fisso nella macchina da presa mentre parla, seduto in un ambiente oscurato e irriconoscibile. La sequenza è preceduta da una dichiarazione di Hamas secondo cui “il detenuto Yarden Bibas ha appreso che gli aerei del nemico hanno ucciso la moglie e i due figli. Hamas ha offerto di trasferire i loro corpi a Israele ma che per ora si rifiuta di riceverli”.

https://twitter.com/Angryman_J/status/1730314448055959975

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Kfir sarà stato colpito da un attacco israeliano a Gaza, non è da escludere. Ma puntare il dito contro Tel Aviv per la sua morte è semplicemente stupido. Perché il bimbo non era andato a Gaza di sua volontà. Non era in gita con la famiglia. Era stato prelevato con la forza da qualche spietato soldato. Kfir avrebbe preferito imparare a camminare – gattonava – piuttosto che spegnersi così prematuramente. Kfir è morto per colpa di Hamas e dei suoi fiancheggiatori. Per colpa di quelle persone che vengono difese da più di un sapientone in Occidente. Semplicemente, per colpa di una cordata di assassini. E chi afferma il contrario si dovrebbe vergognare.

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