Non dobbiamo prendere alla leggera una minaccia di questo tipo perché colpire un simbolo e distruggerlo significa mettere psicologicamente in ginocchio un esercito o una popolazione, e poi è inutile illuderci perché se potessero gli iraniani non esiterebbero a distruggere la Casa Bianca, la Statua della Libertà, la Torre di Pisa o quella Eiffel, il London Bridge, la Mole Antonelliana, la cupola di San Pietro, o uno qualsiasi degli altri simboli espressione delle democrazie occidentali o del Cristianesimo.
A conti fatti la minaccia di Trump era anche un serio avvertimento a non eseguire, o far eseguire, attentati terroristici nei confronti dei simboli o delle popolazioni occidentali mettendo in chiaro, fin da subito, chi e cosa ne pagherebbe il prezzo.
Michael Sfaradi, 7 gennaio 2020