Cronaca

Follie green

Gli eco-attivisti alzano il tiro: si cementano le mani sull’autostrada

Blitz di Ultima Generazione sulla Torino-Milano. L’ira degli automobilisti bloccati due ore. È arrivato il momento di preoccuparci?

Gli eco attivisti colpiscono ancora. E stavolta fanno le cose “in grande”. Per oltre due ore hanno bloccato la Torino-Milano, un’autostrada fondamentale per migliaia di pendolari, lavoratori, imprese e trasportatori.

Il blitz di Ultima Generazione

Gli “eco-imbecilli“, come li ha definiti il ministro dei Trasporti Matteo Salvini, si sono addirittura incollati le mani sull’asfalto. Per poi dare il via ai loro soliti deliri. Del tipo: sappiamo di creare dei disagi ai cittadini, ma ce ne freghiamo. Per riuscire a prelevare i manifestanti è stato necessario non solo l’intervento delle forze dell’ordine, come spesso accade a Milano e in altre città d’Italia, ma anche dei vigili del fuoco che a suon di scalpello e paletta hanno dovuto liberare le mani incollate alla strada.

L’ira degli automobilisti

Da incollare la reazione dei cittadini. Tra chi chiede alla polizia di “portarli via con la forza che hanno rotto i coglioni”, c’è anche chi prova a spiegare pacatamente le ragioni di chi si trova su quella strada per portare la pagnotta a casa. “I tuoi genitori vanno a lavorare? – chiede un automobilista – E se fa un ritardo non lo licenziano?”. E ancora: “Se vi becco per strada a uno a uno vi faccio un cu** così”. Come biasimarli?

Finché si scherza si scherza. Ma adesso i blitz e le azioni di Ultima Generazione cominciano a preoccupare. Una cosa è bloccare una strada cittadina: il caos è assicurato e le code pure, ma risolvibile. Tutta un’altra storia invece se si tratta di un’autostrada. Per ora parliamo della Torino-Milano, ma se dovesse accadere sulla A1, dove passano migliaia di mezzi all’ora in quello che è a tutti gli effetti uno snodo nevralgico del Paese? Ci chiediamo: possono alcuni utopisti, convinti di poter fare a meno dei combustibili fossili dall’oggi al domani, bloccare o rallentare gli spostamenti e l’economia del Paese? “Incollarsi all’asfalto e fermare una delle autostrade più importanti d’Italia, creando problemi a lavoratori e studenti e danneggiando ambiente e commercio, è un atto criminale”, sostiene giustamente Salvini. Difficile dire se la soluzione sia quella proposta dal leghista: multe più pesanti, carcere e arresto in flagranza. Ma se iniziano a occupare le autostrade il problema bisognerà porselo. Oppure c’è il rischio serio di ritrovarsi un bel giorno l’Italia paralizzata.

 

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