“Vanno capiti questi ragazzi che imbrattano i muri del Senato”. Sarà, ma io fatico a capire.
Sotto-sotto – ma anche sopra – c’è un filo di simpatia nei confronti dei ragazzi ambientalisti attivisti che ieri l’altro hanno imbrattato di vernice per protestare contro non so bene che cosa.
Uno sfregio al potere è sempre qualcosa che tocca corde represse dell’opinione pubblica e il coro unanime di sdegno della politica può sembrare l’autodifesa di una casta. Sarebbe logico se il ragionamento partisse dal principio che il Senato è casa loro. Casa dei senatori e delle loro corti. Io non la penso così…
Continua ascoltando il podcast di Alessandro Sallusti del 4 gennaio 2023