Salute

Gli esperti dell’Fda bocciano la terza dose - Seconda parte

Doccia fredda per Biden

In fondo nel mondo scientifico internazionale (un po’ meno in quello italiano), il dibattito sull’utilità e la sicurezza della terza dose è serrato. Anthony Fauci si è sempre detto favorevole ai richiami, mentre altri suoi illustri colleghi, tra cui due ex scienziati dell’Fda autori di un articolo scientifico, ritengono che non vi siano prove credibili a sostegno del “booster” per tutta la popolazione. Appesa al filo dell’incertezza c’è anche la credibilità politica di Joe Biden: il presidente Usa aveva annunciato un mese fa il piano per avviare la terza dose il 20 settembre, previa decisione dell’Fda e del Cdc. Le due agenzie avevano già frenato gli entusiasmi, chiedendo più tempo e restringendo l’analisi al solo vaccino Pfizer. Ma ora lo stop del comitato scientifico rischia di costringere Biden alla marcia indietro. L’attesa è tutta per la decisione finale che prenderanno l’Fda e il Cdc: autorizzeranno la terza iniezione solo per gli over 65, e per le persone a rischio, come appare probabile, oppure daranno il via libera per tutti ignorando l’allarme sulle miocarditi? Qualora arrivasse l’ok indiscriminato, infatti, il voto degli esperti arrivato ieri peserebbe comunque come un macigno sulla credibilità dell’operazione. E legittimi i dubbi, anziché diminuire, non farebbero che aumentare.

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