“Gli idioti collettivi liberi di picchiarci. Landini, è questa la rivolta sociale che volevi?”

Lo sfogo di un poliziotto dopo gli scontri di Bologna: gli antifascisti hanno cercato di impedire un corteo di CasaPound, scontri con la polizia

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Scontri Bologna Manifestazione

A Bologna gli antagonisti, per protestare contro un corteo di CasaPound, ieri hanno preso di mira i poliziotti. Gli antifà oltre ad organizzare una contro-manifestazione, hanno cercato più volte di aggirare i posti di blocco della polizia per arrivare alle mani con i manifestanti di destra. Arrivati in via Irnerio bloccati dallo schieramento imponente di forze di polizia, hanno deviato attraverso il parco della Montagnola per raggiungere piazza XX settembre. Qui gli scontri più forti, con un reparti della polizia che è stato quasi costretto ad una sorta di “ritirata” di fronte alle bombe carta dei manifestanti. Proteste da tutto l’arco del centrodestra, compreso il premier Giorgia Meloni. Ma ora gli agenti sono stanchi. Qui sotto il commento di Andrea Cecchini, segretario di Italia Celere.


Predicano la pace e fanno la guerra. Questo è il futuro del nostro Paese.

Aspettiamo le condanne, le stesse condanne che abbiamo ricevuto dopo i fatti di Pisa. Arriveranno? O questi idioti sono liberi di fare quel che vogliono?

Io sono sicuro che se i poliziotti si fossero difesi oggi sarebbero indagati.

Siamo in Europa, eppure in altri Paesi europei tutto questo sarebbe classificato come allarme sociale e la polizia procederebbe respingendo questi malfattori ed arrestandoli. Non come in Italia, dove i poliziotti sono ormai usati come transenne umane e come giocherello (pericoloso!) di bande di scellerati.

Anche oggi contiamo i nostri feriti mentre Landini invoca la “rivolta sociale” contro il governo. Siamo alla follia: sempre noi di mezzo ci finiamo!

Le dichiarazioni del segretario Cgil sono irresponsabili. Landini, perché non la invocavi quando morivano (ed ancora muoiono) i lavoratori dentro le fabbriche? Il salario da sempre è ridicolo per tutti i lavoratori italiani che, per colpa dei governi degli ultimi 25 anni, sono ormai il ceto povero di questo Paese. Le buste paga, con cui si accede anche a mutui e prestiti i cui tassi di interesse sono lievitati spaventosamente, senza che i sindacati proferissero parola sono rimaste sempre le stesse mentre il costo della vita aumenta ogni giorno sempre di più.

Quando con il passaggio dalla lira all’euro il sig. Romano Prodi diceva che avremmo lavorato di meno e guadagnato di più Landini non ha menzionato la “rivolta sociale”, visto che oggi noi tutti lavoriamo di più e guadagniamo di meno rispetto al costo di un pezzo di pane. Lo sai, caro Landini, che 1 kg di pane costa quasi quanto un’ora di straordinario di un poliziotto? Lo sai che quelli che dovrebbero morire nella rivolta che tu invochi sono lavoratori a cui gli straordinari in esubero fatti per strada vengono pagati anche dopo 2 anni? Lavoriamo oggi per mangiare domani. Eppure tutto tace da tanti anni a questa parte, caro Landini!

E tu invochi la rivolta sociale sapendo che gli eventuali “rivoltosi” si troverebbero di fronte i poliziotti che sono lavoratori per cui ogni tre anni i sindacati rinnovano un contratto puntualmente già scaduto ed in regime forfettario per gli arretrati. Avessi mai sentito da parte tua una parola di solidarietà ai poliziotti feriti dai “compagni” in tutti questi anni, come ieri a Bologna…

La vera Libertà, sig. Landini, è responsabilità e passa per la legalità ed il rispetto della dignità umana. La stessa che invocano i lavoratori di questo Paese: bisognerebbe ascoltarli e rispettarli, anziché invocare una “rivolta sociale” che tutelerebbe solo i “potenti”, come te Landini.

Andrea Cecchini – Italia Celere

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