Gli invasati green sono peggio dello smog

Il podcast di Alessandro Sallusti del 25 marzo 2023

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Vivo nella terza città più inquinata al mondo e governata dal sindaco più ecologista d’Italia. Per fortuna che il sindaco di Milano, Beppe Sala del Pd, ha in testa i suoi pensieri, dopo forse solo le coppie gay, la pulizia dell’aria.

Dico per fortuna perché da tre giorni Milano è la città più inquinata al mondo, dopo Teheran e Pechino, più o meno alla pari con Hanoi e Dacca, rispettivamente capitali del Vietnam e del Bangladesh, cioè Milano da questo punto di vista è a pieno titolo città del terzo mondo. Ed è un paradosso perché da circa sette anni l’ossessione del sindaco è di eliminare le macchine. Metà città è a circolazione limitata o a pagamento: via i parcheggi anche per i residenti, piste ciclabili a non finire, monopattini per tutti e altre amenità del genere. Insomma, una vera tortura per di più inutile perché come noto l’inquinamento prodotto dalle auto, intendo dalle auto di oggi, è una infinitesima parte di quello totale checché ne dicano i talebani del green.

Già: eliminare le macchine a combustione non avvantaggia l’ambiente ma solo le industrie cinesi che inquinando come se non ci fosse un domani producono le batterie con le quali si ipotizza di far andare un domani tutte le vetture. Questa campagna contro i motori tradizionali non si basa sulla scienza bensì sull’ideologia, prova ne è che durante i mesi di lockdown duro per il covid – cioè mesi a traffico praticamente a zero – i livelli di inquinamento non ne hanno tratto alcun beneficio.

Provate a pensarci: l’area per definizione non è statica, si sposta non solo da una città all’altra ma da un continente all’altro, così come non è possibile ordinare la pioggia, un picco e vento in grado di dare una ripulita, di cadere per decreto. Quindi non è facendo la guerra alle auto che si può pensare di risolvere il problema dello smog, che se per di più ci costringono a girare in bicicletta ma anche semplicemente a piedi, tutta quella schifezza la respiriamo a pieni polmoni ben più che stando al volante con i finestrini chiusi.

Morale, come peggio della mafia c’è solo l’antimafia militante, peggio dello smog ci sono solo gli invasati dell’anti-smog, il caso Milano insegna.

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