Esattamente dieci giorni fa il mitico Massimo Gramellini dal pensiero buono ci spiegava che eravamo fritti. Il motivo era semplice: dieci studenti avevano scelto di passare un po’ di tempo a fare il loro compito di alternanza scuola-lavoro presso una multinazionale cattivona: McDonald’s.
Ridicolizzava questi ragazzi (secondo me di buona volontà e con poca puzza sotto il nasino) così: “saperli entusiasti di regalare le loro energie ad una multinazionale che non può che offrire lavori standardizzati”.
Per fortuna che ieri centinaia di ragazzi hanno seguito il consiglio di Gramellini.
E sempre sul Corriere leggo: “Lanci di uova e pomodori contro le vetrine di Mc Donalds («colpevole» di aver siglato con il ministero dell’Istruzione un accordo relativo al progetto alternanza scuola-lavoro), a Milano e Venezia; scontri tra studenti e polizia davanti al McDonald di Palermo, in piazza Castelnuovo, dove era in corso un sit in non autorizzato.
Due giovani sono stati fermati e ma rilasciati subito dopo. Cortei, striscioni, e qualche zuffa…”.
Questi sono i ragazzi che piacciono a Gramellini, che si oppongono all’orribile standardizzazione di McDonald’s e preferiscono la standardizzazione del pensiero e della protesta. Caproni
PS Passando, una di queste manifestazioni, per Foro Bonaparte a Milano gli studenti ci hanno regalato una perla scrivendo “BOLOGNIA”. con la I. La standardizzazione forse più che delle multinazionali è della nostra scuola che promuove tutti.