Mi son fatto prescrivere una nuova e più bella Costituzione dal medico di famiglia. Ora sono più tranquillo e al sicuro.
La Carta costituzionale è stata sostituita dalla carta sanitaria.
Chi ha il green pass partecipa alla vita considerata civile, chi è privo di lasciapassare è escluso dalla vita detta civile.
Con il lasciapassare si è riscritto in un sol colpo la storia del pensiero, la Costituzione e il Vangelo.
Da una parte ci sono i sani vaccinati (di cui faccio indegnamente parte) e dall’altra ci sono i sani non vaccinati, i guariti senza vaccino ma con anticorpi, gli infettati, i malati, i moribondi, gli scrofolosi, i miserabili, i no-vax che sono minoranza di minoranza ma tanto comoda ai ministeriali ora e sempre, e gli ultimi che non sono più cristianamente né beati né primi.
Da una parte ci sono gli inclusivi, dall’altra gli esclusi dagli inclusivi.
Io ho vergogna di questa Italia che afferma la discriminazione e nega uguaglianza e libertà e suoi istituti.
La sicurezza che si insegue è già nei fatti e nell’ordine costituzionale violato, il resto è arbitrio e alibi.
Naturalmente, coloro che sono favorevoli all’obbligo sono anti-sovranisti e coloro che sono contrari sono sovranisti. Naturalmente.
Ci son quelli che fanno della libertà una regoletta. Mi fanno sorridere. La libertà è l’impotenza di Dio che sul piano secolare è l’impotenza del Potere. È la condizione umana che non si fa trascendere né da un dio né – che risate – da un governo. Ecco perché i governi che vanno al di là dell’ordine costituzionale sono o un abuso o una comica (a volte entrambe le cose). Noi siamo inchiodati alla libertà come Cristo alla croce e non possiamo rinunciarvi nemmeno se lo vogliamo. Sospendere – come a volte si dice senza capire cosa si dice – una Costituzione significa sospendere la condizione umana: il che è impossibile. Il tempo dispotico e distopico che viviamo ha la sua cura solo nella maggiore consapevolezza della cultura della libertà.
Alla fine la vita si divide tra coloro che hanno un minimo di coraggio e coloro che si cagano sotto e invocano lo Stato perché li protegga anche al prezzo di negare la libertà (mai realmente superabile). Insomma, uomini e don Abbondio.
Giancristiano Desiderio, 13 settembre 2021