Ha ragione Desiderio, Don Abbondio è il vero patrono d’Italia.
Pigi
14 Settembre 2021, 7:13 7:13
Anche il diritto alla vita, è stato abolito dalla patocrazia istituzionale.
Prima sono stati aboliti gli altri diritti: movimento, riunione, lavoro, iniziativa economica, mediante regole demenziali e inutili per fermare il virus, ma utilissime per terrorizzare la popolazione.
Poi arriva la richiesta di sacrifici umani, preferibilmente giovani: noi vi possiamo allentare queste misure che vi soffocano, ma dovete accettare di sacrificare uno di voi al virus, facendovi inoculare un prodotto che ne ucciderà uno su diecimila all’anno.
Il fatto che questa enormità venga accettata dimostra l’aberrazione dove la patocrazia chi ha condotto.
Si Rio
13 Settembre 2021, 23:04 23:04
“Io ho vergogna di questa Italia che afferma la discriminazione e nega uguaglianza e libertà e suoi istituti.”
Hermes
13 Settembre 2021, 22:58 22:58
Ed infatti hai visto i “fragili” (last but not least delle paroline inventate per non far capire più un ca**o a nessuno) come sono ridotti….dopo avere camminato sul balcone di 3 metri avanti ed indietro per un anno e continuando ad arrancare ora per strada senza fiato ma con la mascherina sotto il sole grazie ai loro solerti e preoccupati protettori.
Manuel
13 Settembre 2021, 22:19 22:19
Se la libertà coincide con la condizione umana non si capisce come possa incarnarsi in una costituzione, documento politico imperfetto, opera di culture partitiche storicamente condizionate. La costituzione è proprio un insieme di “regolette” pratiche, le quali non traducono (così limitandola) la libertà in senso filosofico ma sanciscono “le” libertà giuridiche storiche e concrete. Mai e poi mai queste esauriranno quella. Rispettare la lettera del testo avrebbe obbligato a non prendere alcuna delle misure di contrasto alla pandemia: ma quante persone fragili condannate? La costituzione tutela anche queste, credo. Forse soprattutto queste.
Don Abbondio è il vero patrono d’Italia.
Ha ragione Desiderio, Don Abbondio è il vero patrono d’Italia.
Anche il diritto alla vita, è stato abolito dalla patocrazia istituzionale.
Prima sono stati aboliti gli altri diritti: movimento, riunione, lavoro, iniziativa economica, mediante regole demenziali e inutili per fermare il virus, ma utilissime per terrorizzare la popolazione.
Poi arriva la richiesta di sacrifici umani, preferibilmente giovani: noi vi possiamo allentare queste misure che vi soffocano, ma dovete accettare di sacrificare uno di voi al virus, facendovi inoculare un prodotto che ne ucciderà uno su diecimila all’anno.
Il fatto che questa enormità venga accettata dimostra l’aberrazione dove la patocrazia chi ha condotto.
“Io ho vergogna di questa Italia che afferma la discriminazione e nega uguaglianza e libertà e suoi istituti.”
Ed infatti hai visto i “fragili” (last but not least delle paroline inventate per non far capire più un ca**o a nessuno) come sono ridotti….dopo avere camminato sul balcone di 3 metri avanti ed indietro per un anno e continuando ad arrancare ora per strada senza fiato ma con la mascherina sotto il sole grazie ai loro solerti e preoccupati protettori.
Se la libertà coincide con la condizione umana non si capisce come possa incarnarsi in una costituzione, documento politico imperfetto, opera di culture partitiche storicamente condizionate. La costituzione è proprio un insieme di “regolette” pratiche, le quali non traducono (così limitandola) la libertà in senso filosofico ma sanciscono “le” libertà giuridiche storiche e concrete. Mai e poi mai queste esauriranno quella. Rispettare la lettera del testo avrebbe obbligato a non prendere alcuna delle misure di contrasto alla pandemia: ma quante persone fragili condannate? La costituzione tutela anche queste, credo. Forse soprattutto queste.