L’esercito degli Stati Uniti ha confermato che i detriti ritrovati nelle vicinanze di Charleston, South Carolina, lunedì scorso, appartengono all’F-35 scomparso domenica in seguito a una presunta “disavventura” o “malfunzionamento”. Il pilota era riuscito ad eiettarsi dall’aereo prima che precipitasse, senza riportare gravi danni ma aprendo una caccia all’F-35 che ha incuriosito i media americani. Per ritrovarne i detriti, infatti, c’è voluto quasi un giorno nonostante si tratti di un mezzo ultra sofisticato.
L’F-35 scomparso
L’F-35B Lightning II, l’aeroplano coinvolto nell’incidente, è un velivolo della Marine Fighter Attack Training Squadron 501, usato per addestrare i piloti. Un mezzo altamente sofisticato e la sua perdita ha rappresentato un costo di circa 100 milioni di dollari South. Non è stato ancora reso noto pubblicamente quale sia stata la causa dell’incidente avvenuto domenica 17 settembre nell’area di Charleston, in South Carolina.
Il pilota, il cui nome non è stato reso noto, è stato dimesso dall’ospedale lunedì pomeriggio. Non ha subito ferite gravi ed era in condizioni stabili.
Il mistero del recupero F-35
Un elicottero delle forze dell’ordine della Carolina del Sud ha individuato per primo l’aereo e i detriti a circa 60 miglia a nord di Charleston lunedì alle 17:00 EDT, ha detto il funzionario. Ma ci sono volute oltre 24 ore. È stato il team di emergenza dell’esercito, insieme alle forze dell’ordine locali, a confermare che i detriti appartenevano all’F-35B. L’area è stata poi chiusa e resa sicura. A sollevare alcune polemiche è stata però la richiesta di collaborare avanzata dalla base militare alla popolazione locale. “Se avete informazioni che possono aiutare le nostre squadre di recupero a localizzare l’F-35, per favore chiamate il Centro operativo della difesa della base”, aveva scritto su X (l’ex Twitter) la Joint Base Charleston.
We’re working with @MCASBeaufortSC to locate an F-35 that was involved in a mishap this afternoon. The pilot ejected safely. If you have any information that may help our recovery teams locate the F-35, please call the Base Defense Operations Center at 843-963-3600.
— Joint Base Charleston (@TeamCharleston) September 17, 2023
“È molto frustrante non avere risposte”, va all’attacco la deputata repubblicana Nancy Mace, criticando la gestione dell’incidente da parte della Marina. “Come è possibile che non ci sia un dispositivo di localizzazione e chiediamo al pubblico cosa fare, trovare un jet e consegnarlo?”
Le critiche
Anche Steve Ganyard, collaboratore di ABC News e colonnello in pensione, si è detto sorpreso per l’andamento della situazione. Ha affermato che perdere un aereo stealth (cioè progettato per funzionare senza essere rivelato dai radar nemici) è difficile da comprendere e ha sostenuto che sembra assurdo che un aereo così costoso e sofisticato possa semplicemente sparire. “Una sequenza plausibile di eventi è che quando il pilota è stato espulso, i componenti elettronici del transponder sono stati fritti e quindi i militari non sono stati più in grado di tracciare la sua posizione”, ha spiegato invece alla Bbc JJ Gertler, analista senior presso il Teal Group, una società di consulenza per la difesa.
Nonostante sia un aereo stealth, il trasponder dell’F-35 avrebbe dovuto aiutare a localizzarlo, ma la Marina non ha detto se il dispositivo stava funzionando.
Personnel from Joint Base Charleston and @MCASBeaufortSC, in close coordination with local authorities, have located a debris field in Williamsburg County. The debris was discovered two hours northeast of JB Charleston.
— Joint Base Charleston (@TeamCharleston) September 18, 2023