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Google “censura” chi rifiuta l’ideologia green

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Incredibile ma vero! Su Google e Youtube non sarà più possibile trarre guadagno da contenuti che contraddicono «il consolidato consenso scientifico sull’esistenza e le cause dei cambiamenti climatici». Si tratta di una delle misure più aggressive di controllo dei contenuti finora intraprese dalle grandi aziende del web.

La nota di Google

“Ciò include contenuti che fanno riferimento al cambiamento climatico come una bufala o una truffa, affermazioni che negano che le tendenze a lungo termine mostrino che il clima globale si sta riscaldando e affermazioni che negano che le emissioni di gas serra o le attività umane contribuiscano al cambiamento climatico”, ha affermato Google. La piattaforma esaminerà il contesto in cui sono state fatte le affermazioni, differenziando tra contenuti che affermano un’affermazione falsa come un fatto, rispetto a contenuti che riportano o discutono tale affermazione. “Continueremo inoltre a consentire la pubblicità e la monetizzazione su altri argomenti relativi al clima, compresi i dibattiti pubblici sulla politica climatica, i diversi impatti dei cambiamenti climatici, nuove ricerche e altro ancora” conclude la nota.

A questo punto sorgono numerosi interrogativi: ma la scienza non dovrebbe nutrirsi del dubbio? Pensiamo a Louis Essen, un fisico inglese, che addirittura pubblicò un articolo dal titolo La relatività: scherzo o truffa? Ci sono sempre state delle critiche: Rutherford la definì uno scherzo; Soddy disse che era una truffa; Bertrand Russell suggerì che era contenuta nelle equazioni di trasformazione di Lorentz; e molti scienziati hanno, a più riprese, sottolineato le sue contraddizioni […]. Einstein definì la velocità della luce come una costante universale e così infranse una regola fondamentale della scienza. Oggi, la scienza sembra quasi voler innalzarsi a custode di verità incontestabili e dogmatiche. Ma questo modello è sempre stato ad appannaggio delle religioni.

Inquisizione digitale

Non si rischia attraverso questi metodi di realizzare una formad’inquisizione digitale”? Il sociologo Friedrich von Hayek ha dedicato un testo, Scientism and the Study of Society, in cui contesta l’applicazione del metodo della scienza naturale alla risoluzione dei problemi relativi alle istituzioni sociali e alla collettività. Lo scientismo, infatti, secondo Hayek, ha la presunzione di saper comprendere realtà complesse come le istituzioni sociali sulla base delle proprie fallibili conoscenze scientifiche, ignorando che le società ed i rapporti in essa vigenti sono sempre il risultato non voluto e non intenzionale delle azioni dei singoli individui, e non possono essere disegnate e ricostruite a piacimento.

Quindi, il punto fondamentale del dibattito è comprendere la differenza tra scienza e scientismo. La scienza è la continua ricerca instancabile basata sul confronto di idee diverse, mentre lo scientismo è una vera e propria ideologia che pretende, a priori, di comprendere tutta la realtà. In nome dell’emergenza, dunque, è possibile accettare la riduzione o l’abolizione del libero pensiero?

Carlo Toto, 8 ottobre 2021