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Il governo Meloni

Governo, alla Camera l’esito del voto: la Meloni ottiene la fiducia – LIVE

Il neo-premier alla Camera per il voto di fiducia. Meloni presenta il suo programma ai deputati, poi domani si replica al Senato

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Il giorno del programma. Giorgia Meloni ha vinto le elezioni, ha trattato con gli alleati per la formazione del nuovo governo, ha giurato nelle mani di Mattarella e preso le consegne da Mario Draghi. Oggi era chiamata a spiegare cosa intende fare nel periodo, lei spera il più lungo possibile, in cui siederà a Palazzo Chigi. Di cosa ha parlato? Del “merito”, di cui tanto si sta discutendo in queste ore. Della guerra in Ucraina. Della Sovranità alimentare. E poi le bollette, la flat tax, la scuola.

Segui qui sotto il video in diretta dalla Camera del Deputati:


Di seguito la diretta scritta:

20.20 Il governo presieduto da Giorgia Meloni ottiene la fiducia alla Camera con 235 voti a favore, 154 contrari e 5 astenuti

19.40 Iniziate le operazioni di voto

19.15 Per Fratelli d’Italia interviene Tommaso Foti

Foti fa notare, un po’ rivolto agli alleati, che questa è una “alleanza di destra-centro” e non di “centrodestra”.

19.04 Letta: “Il Pd voterà no alla fiducia”

Enrico Letta ammette che il governo è nato “rapidamente”. Si dice “orgoglioso” di aver fatto parte del governo Draghi anche sul Covid: “Noi siamo fieri – dice – di avere nel gruppo il ministro Speranza. Che rappresenta tutto quello che l’Italia ha fatto per battere una delle sfide più difficili di sempre. Le sue sono strizzate d’occhio a mondi che non sono stati collaborativi”. Il riferimento pare ai no vax e ai no pass. “Sull’energia invece non abbiamo capito cosa succederà nei prossimi mesi”, incalza Letta. “Dove è il Sud e quali saranno le prospettive che porterete avanti?”. E ancora: “Non abbiamo capito cosa succederà alle pensioni. Sul fisco abbiamo capito solo che ci saranno dei condoni. Non abbiamo capito nulla sul lavoro”. Aggiunge Letta: “Noi siamo alternativi, collaboreremo senza ambiguità per esempio sul tema dell’Ucraina quando dovremo fare scelte insieme. Perché il nostro Paese non abbia ambiguità”. Sulla scuola, il segretario del Pd sostiene: “Lei non ha detto nulla sulla lotta all’abbandono scolastico, sul reclutamento dei docenti”. Ma dal Pd arriva un “no” secco alla riforma costituzionale paventata da Fratelli d’Italia.

18.50 Molinari: “Siamo l’unica coalizione che può governare”

La Lega fa sapere che sarà un “alleato leale” ma che “pungolerà” il governo per farlo operare al meglio.

18.40 Conte: “Non ha detto nulla sulle bollette”

Per il Movimento Cinque Stelle interviene Giuseppe Conte. Secondo il leader grillino il centrodestra “non ha la maggioranza dei voti degli italiani”. “Non avete il diritto di fare una restaurazione, con modelli reazionari della società. Lei ci ha rassicurato sull’interruzione di gravidanza, ma l’importante è dirlo al neo ministro della Famiglia”. Conte si è detto “sorpreso” di non aver sentito “indicazioni sulle misure da adottare sul caro bollette”. “Nulla sugli extra-profitti. Nulla sullo spostamento di bilancio – attacca – L’unica certezza è che ci ha restituito la rivendicata continuità con il governo Draghi. Il segnale più evidente è nell’aver affidato il ministero dell’Economia al ministro che ha teorizzato l’agenda Draghi”. Sull’Ucraina, Conte ha detto che il conflitto non può essere una scusa per continuare a investire negli armamenti. L’ex premier stigmatizza gli istinti “bellicisti” di Fratelli d’Italia, chiedendo di cercare “la pace”. Conte poi parla di “guerra ai poveri” riferendosi al reddito di cittadinanza, che Meloni ha detto di voler modificare. “La sua idea è lasciarli in totale indigenza? Chiami i governatori di centrodestra per potenziare i centri di impiego con i fondi già stanziati che giacciono lì. Chi riceve 500 euro al mese ha il diritto di essere messo alla gogna da chi guadagna 500 euro al giorno?”. E poi conclude: “Noi siamo pronti. A denunciare le vostre incongruenze, le vostre inadeguatezze. Lei mi ha parlato della pandemia. Ma ha taciuto di dire che mentre la nave italiana affrontava la tempesta della pandemia, lei disseminava scogli per farci cadere in fallo”. Poi un’ultima parola “per i fatti della Sapienza“: “Rispettiamo la libertà di parola, ma vedere i manganelli contro studenti indifesi mi preoccupa da cittadino”.

18.30 Forza Italia: “Siamo convintamente al governo”

Interviene il capogruppo Alessandro Cattaneo. “Finalmente nasce un governo scelto dai cittadini”, dice. “Nasce un governo di centrodestra, una realtà che qualcuno considerava superata. E invece abbiamo trovato legittimazione democratica. Quel centrodestra nato da una intuizione di Silvio Berlusconi nel 1994”. Per Catteneo l’alleanza è “unita, coesa e leale”: “Al governo stiamo dentro convintamente. E il governo non esiste senza Forza Italia per i numeri, ma anche per i valori che portiamo. A guidare questo governo c’è una leader capace, una donna all’altezza del ruolo”.

18.20 Italia Viva-Azione: “Faremo opposizione netta ma costruttiva”

18.12 Alleanza Verdi-Sinistra voterà contro

18.06 Noi Moderati: “Voteremo sì alla fiducia”

17.58 Iniziano le dichiarazioni di voto

17.20 Iniziata la replica della Meloni

Nella sua replica la Meloni ha deciso di rispondere a interventi dell’opposizione che ritiene “mistificati” o “oggettivamente errati”. Qui sotto i temi trattati.

  • Sul Pnrr, dice Meloni, non si è mai opposta. “Non abbiamo mai votato contro, ma ci siamo astenuti perché le 370 pagine di relazione per impiegare 250 miliardi di euro che avrebbero deciso le sorti dell’Italia arrivavano a 1 ora dalla discussione”.
  • Reddito di cittadinanza. Dice Meloni: “Non ho considerato mai un problema i percettori del reddito di cittadinanza, ma è un problema la classe politica che vuole tenere le persone in una condizione di indigenza per tornaconto elettorale”. E ancora: “Una persona che nasce in difficoltà non deve solo sopravvivere, ma deve ambire a diventare benestante. E questo si fa solo con il lavoro, mettendole nella condizione di mostrare quello che valgono”.
  • Le donne un passo dietro agli uomini. “Onorevole Serracchiani, le pare che io stia un passo dietro agli uomini?”, dice la Meloni. “Io stamattina ho parlato di welfare, di natalità e di famiglia. Perché io considero una sconfitta che la donna debba rinunciare a lavorare per avere un bambino. Ma considero anche una sconfitta il fatto che una donna debba rinunciare ad avere un figlio per lavorare”. E ancora: “Chiedo libertà totale. Io sono madre e privilegiata. E se è difficile per me, mi rendo conto per quanto lo sia per tutti quelli che non hanno i nostri privilegi. Poi sulla scelta di farsi chiamare “il presidente”: “Io non ho mai considerato la priorità delle donne il fatto di farsi chiamare capatrena. Sono punti di vista”.
  • Lotta alla mafia. Per Meloni non si tratta di retorica.
  • Migranti. “L’immigrazione irregolare di massa ci hanno detto che serviva perché i migranti avrebbero fatto lavori che i migranti non volevano fare. Era un principio sbagliato. Se accogli qualcuno non lo accogli per essere un lavoratore di serie B, ma perché vuoi dargli la stessa vita dei cittadini italiani. Per questo i flussi vanno controllati, fermo restando il tema del diritto d’asilo”. E ancora: “Ritengo che l’immigrazione deve essere controllata. Bisogna aprire hotspot in Africa e redistribuire i migranti nei Paese dell’Ue”.
  • Il piano per l’Africa. Ha detto Meloni: “Si dice che il piano c’è già stato, ma allora non è lo stesso che ho in mente io. Ogni volta che parlo con le associazioni di africani mi dicono che loro non vorrebbero lasciare il loro Paese”.
  • Il qui pro quo con il deputato Soumahoro. Durante la sua risposta al deputato del Pd, Meloni si è sbagliata dando del “tu” in una occasione al collega. Il tutto ha scatenato la protesta delle opposizioni. Il premier però si è scusata: “L’importante – ha detto – è riconoscere l’errore e chiedere scusa”.
  • Autonomie. “Il riferimento specifico a Bolzano non era un tentativo di creare una gerarchia o non avere rispetto per le altre, ma sono dell’idea che tutte le Regioni e le Province sono tutte uguali”.
  • Il merito nell’istruzione. Dice Meloni: “Qualcuno ritiene che il merito nell’istruzione sia il nemico dell’uguaglianza. Ma io non sono d’accordo. L’impronta progressista della scuola ha cercato di livellare tutti: ma questa non è uguaglianza. Uguaglianza e merito sono uno il fratello dell’altro. Tutti devono avere le stesse possibilità di partenza indipendentemente dalla famiglia o dalla città dove nascono. Ma non tutti sulla stessa linea di arrivo. Dove arrivi dipende da te”. E ancora: “Tutti devono poter avere e arrivare ovunque. Io non voglio una Nazione in cui il destino delle persone si decide in base alle famiglie o alle conoscenze, ma solo in base al valore dei singoli”.
  • Sud. “La nostra attenzione sarà massima. Noi abbiamo scelto di istituire un ministero per il Mezzogiorno e per il Mare, perché è un asse strategico che va valorizzato. Mi pare un tentativo di allargare le possibilità di sviluppo del Sud”.
  • Europa. “Sul tema ho sentito dire di tutto – spiega Meloni – State cercando di dire che abbiamo cambiato idea. Non sarà magari che è il racconto che era stato fatto ad essere forzato per costruire l’immagine del mostro? Vi dico come la penso: in Italia le svolte sono sempre state delle giravolte e non dovete aspettarvele da noi. Per credere all’integrazione europea non bisogna per forza essere federalisti. Cosa sostengo io? Per me l’Ue per paradosso si è occupata di materie che dovevano essere lasciate agli Stati e invece ha mancato sui grandi temi. L’Ue dovrebbe fare meno e farlo meglio, non entrare in tutti gli ambiti. Si tratta del principio di sussidiarietà. E ancora: “Si cita sempre Orban, ma il comportamento della Germania di questi giorni vi sembra europeista?”. Infine: “Io farò solo l’interesse nazionale. Non sarò mai la cheerleader di nessun altro”.
  • La coerenza. A chi le dice che “non le credo”, Meloni risponde: “Per tutto il mio percorso politico mi sono assunto la responsabilità di dire quello che penso. Se dico che non voglio fare una cosa, non la faccio. Ci si deve fare i conti. Accetto di essere criticata su quello che faccio realmente, ma non sul fatto che non sono una persona sincera”.
  • Riscoprire il ruolo della politica. “In fin dei conti mi interessa il giudizio della maggioranza, certo anche quello dell’opposizione, ma non c’è bisogno di dare una legittimazione: sono i cittadini che danno la legittimazione ai partiti in politica. Credo che dovremmo interrogarci anche su questo. Cercare di delegittimare l’avversario ha indebolito la politica e una politica debole ha sempre favorito qualcun altro che non ha una legittimità popolare”.

13.00 Iniziata la discussione generale alla Camera

Alla Camera i deputati intervengono per discutere il discorso programmatico di Giorgia Meloni. Intorno alle 17 la sua replica.


Di seguito tutti i temi trattati nel suo discorso dalla Meloni

11.00 Meloni: “Sono emozionata”

11.05 Meloni: “Ringrazio Sergio Mattarella”

Giorgia Meloni ringrazia il presidente della repubblica e tutti gli alleati di governo. “Il centrodestra ha dato vita a un governo in uno dei lassi di tempo più brevi della storia repubblicana”.

11.08 Meloni: “Non possiamo titubare”

11.09 Meloni ringrazia Mario Draghi

“A livello nazionale e internazionale Draghi ha mostrato tutta la sua disponibilità per un passaggio di consegne sereno e veloce. Io voglio dirvi che non c’è nulla di strano: così dovrebbe essere sempre in una grande democrazia”.

11.10 Meloni: Sono la prima donna a capo della Nazione

“Quando mi soffermo sulla portata di questo fatto mi trovo a pensare alla responsabilità che ho verso tutte le donne che affrontano le difficoltà per affermare il talento o il diritto a veder apprezzati i sacrifici quotidiani. Ma penso con riverenza a coloro che hanno costruito con l’esempio la scala che oggi consente a me salire la scala che mi permette di infrangere il tetto di cristallo. Donne che hanno osato per impeto o per amore. Come Cristina, Rosalie, Alfonsina, Maria e Grazia, Tina, Nilde, Rita, Oriana, Ilaria, Mariagrazia, Marta, Elisabetta, Samanta e Chiara. Grazie per avermi mostrato il valore delle donne italiana”.

11.11 Il sentito grazie al popolo italiano

“Grazie al popolo italiano”, dice Meloni che però si rammarica per l’alto astensionismo. Un fatto dovuto anche ai giochi politici degli ultimi anni.

11.12 “Governeremo per 5 anni”

“Vogliamo liberare le migliori energie di questo Paese per garantire agli italiani libertà, giustizia, benessere e sicurezza. E se per farlo dovremo scontentare alcuni potentati che potrebbero non essere scelte nell’immediato, non ci tireremo indietro. Perché il coraggio non ci difetta”.

11.14 Meloni e il messaggio agli alleati

Il presidente fa sapere agli alleati che il programma che hanno votato è quello comune di centrodestra e che all’interno di questo il più votato è stato quello di Fratelli d’italia. “Agli osservatori e all’opposizione non piaceranno alcune delle nostre proposte. Ma io non intendo assecondare quel principio secondo cui la democrazia appartiene ad alcuni più che ad altri. E che un esito elettorale sgradito non vada accettato e anzi ne vada impedita l’esecuzione con ogni mezzo”.

11.16 Meloni contro la Francia: “Vogliono vigilare? Spendano meglio il loro tempo”

Giorgia Meloni manda un messaggio chiaro Oltralpe. Alla ministra che disse di voler “vigilare” sui diritti in Italia, il premier dice di impegnare meglio il proprio tempo. “Chi all’estero dice questo non manca di rispetto a me o a questo governo, ma al popolo italiano che non ha lezioni da prendere”.

11.20 L’Italia resta nell’Ue e nella Nato

Giorgia Meloni pizza l’Italia nel “sistema di valori” dell’Occidente basati sulle origini classiche e giudaico-cristiane. “Siamo figli di San Benedetto, italiano patrono principale dell’intere Europa”.

11.21 “L’Italia farà sentire la sua voce in Ue”

La Meloni non intende “sabotare” l’Ue, ma spingerla a rispondere meglio alle esigenze dei popoli e farle fare politiche “più vicine alle famiglie e alle imprese”. “Non intendiamo l’Ue come un circolo elitario con soci di seria A e di serie B o peggio come un Spa che tiene i conti in ordine. È la casa comune dei popoli europei”. Le grandi sfide, per Meloni, possono essere affrontate meglio dall’Ue che dei singoli stati. Ma l’Ue deve cambiare. “Qualcosa non funziona come potrebbe: serve integrazione più efficace in base al motto: ‘Uniti nelle diversità'”. “Una casa comune europea vuol dire regole condivise: il governo rispetterà le regole in vigore e contribuirà a cambiare quelle che non hanno funzionato, a partire dal dibattito sul patto di stabilità”.

11.25 Meloni: “No a subalternità in Europa”

11.26 “La Nato garantisce pace e sicurezza”

Per Meloni l’italia deve contribuire alla Nato perché “la pace ha un costo e quel costo è la capacità di difendersi e l’affidabilità che dimostra nel quadro delle alleanze di cui fa parte”. Meloni poi ricorda le missioni internazionali delle forze armate e ringrazia i nostri soldati. “La Patria vi sarà sempre riconoscente”.

11.28 “Saremo al fianco dell’Ucraina”

Per Meloni il motivo non sta solo nel diritto di Kiev di difendersi. Ma è anche questione di interesse nazionale. “Solo rispettando i propri impegni si può chiedere agli alleati di suddividere in modo più equilibrato gli oneri del conflitto, a partire dalla questione energetica”.

11.30 Meloni: “Non cedere ai ricatti di Putin”

“Famiglie in difficoltà” ma “non barattiamo sicurezza Kiev con la nostra tranquillità, perché cedere al ricatto di Putin aggraverebbe il problema aprendo la strada a ulteriori ricatti con ulteriori rincari dell’energia. I segnali arrivati dal consiglio europeo sono un passo avanti ma sono insufficienti”. Sul price cap, Meloni spiega che “è evidente che se non si darà seguito agli annunci allora la speculazione ripartirà”. Meloni promette aiuti sia sulle bollette che sul carburante, misure che “ci costringerà a rinviare altri programmi”. Il messaggio sembra alla Lega che già punta sulla flat tax.

11.33 “Dobbiamo sfruttare i giacimenti di gas” e “puntare sulle rinnovabili

Meloni invita a riprendere le perforazioni nell’Adriatico e a sviluppare le rinnovabili al Sud, riducendo la burocrazia.

11.35 Con 10 anni di governi deboli zero crescita economica

11.36 Meloni: “Siamo nel pieno di una tempesta”

“Siamo nel pieno di una tempesta. Eravamo consapevoli di quello che ci aspettava.E lo sapevano anche le forze politiche che hanno governato in questi anni. Ci siamo battuti lo stesso per assumere questa responsabilità: perché non siamo abituati a scappare; e poi perché l’Italia, con tutte le sue ammaccature, resta la più bella imbarcazione del mondo”. Per Meloni l’Italia ha ancora delle potenzialità inespresse. “L’orizzonte non è il prossimo anno o la prossima scadenza elettorale, ma come sarà l’Italia nei prossimi 10 anni. Sono pronta a farlo anche a costo di non essere rieletta”.

11.40 Per ridurre il debito no austerity ma crescita duratura e strutturale

Meloni apre a acquisizioni straniere, ma no a logiche predatorie.

11.41 Meloni sul Pnrr: “Servono aggiustamenti”

“La proposta venne avanzata dal governo di centrodestra con Giulio Tremonti a suo tempo avversata e derisa e adesso attuata. Il Pnrr può ammodernare l’Italia e dobbiamo sfruttarla al meglio. Il rispetto delle scadenze richiede ancora più attenzione. Spenderemo al meglio i 68 miliardi a fondo perduto e quelli concessi a prestito, senza ritardi e senza sprechi. Concordando gli aggiustamenti necessari per ottimizzare la spesa alla luce del rincaro delle materie prime, perché queste materie si affrontano in modo pragmatico e non ideologico. Il Pnrr non è solo un piano di spesa pubblica, ma opportunità di svolta culturale abolendo la logica dei bonus per alcuni utili soprattutto alle campagne elettorali”.

11.45 Le riforme istituzionali: “Presidenzialismo alla francese”

Per le riforme istituzionali, Meloni indica nel presidenzialismo alla francese il suo modello pur aprendosi “ad altre proposte” anche dell’opposizione. “Ma sia chiaro che non rinunceremo a riformare l’italia se ci trovassimo di fronte opposizioni pregiudiziali. Ci muoveremo secondo il mandato degli italiani: dare al Paese un sistema in cui chi vince governa per 5 anni e poi viene giudicato dal voto degli italiani”.

11.47 Autonomie: Sussidiarietà in un quadro di coesione nazionale

Meloni manda un messaggio anche al partito autonomista del Trentino Alto Adige che potrebbe portare nuovi voti al Senato.

11.50 “Al Sud infrastrutture e basta migrazioni verso il Nord”

Sulle infrastrutture, Meloni cita non solo l’unione delle isole al continente, ma anche l’obiettivo di unire la costa adriatica a quella tirrenica.

11.51 Il messaggio alle Marche colpite dall’alluvione

11.52 Sovranità tecnologica e no oligarchi dei trasporti

Meloni parla di una rete pubblica nazionale per le telecomunicazioni su cui gli operatori potranno operare in libero mercato. Ma immagina anche una clausola di salvaguardia per le concessioni di infrastrutture pubbliche come autostrade e aeroporti: “Il modello di oligarchi seduti su pozzi di petrolio senza assicurare investimenti non è un modello degno di una democrazia liberale”.

11.53 “L’Italia culla della bellezza”

“Nel mondo ci amano e vogliono comprare italiano. È un orgoglio, ma anche una risorsa economica dell’industria turistica. Bisogna tornare a puntare sull’italianità, valorizzare l’italiano all’estero e aumentare i legami con le comunità italiane nel mondo”.

11.56 Fisco: “Estensione della flat tax da 65mila fino a 100mila euro”

11.57 Tregua fiscale per le Pmi che vogliono regolarizzare la posizione con il fisco

11.58 Lotta all’evasione contro evasori totali, Iva e grandi aziende

Meloni dice sì alla lotta all’evasione ma no alla “caccia al gettito”. “Intendiamo partire da una modifica dei criteri di valutazione dei risultati dell’Agenzia delle Entrate che vogliamo ancorare agli importi effettivamente incassati e non alle contestazioni come incredibilmente avvenuto finora”.

12.00 Riduzione graduale del cuneo fiscale fino a 5 punti per aziende e lavoratori

Meloni ha anche in mente l’idea del “più assumi e meno paghi”.

12.01 La promessa ai lavoratori autonomi

“Pensiamo alle migliaia di lavoratori autonomi che non si sono più rialzati dopo la pandemia. A loro che sono stati spesso trattati da figli di un dio minore vogliamo riconoscere tutele in linea a quelle garantite ai lavoratori dipendenti”.

12.05 Pensioni: “Facilitiamo l’uscita nel rispetto degli equilibri di bilancio”

Meloni intende difendere non solo i diritti di chi vuole andare in pensione oggi. Ma anche le pensioni dei giovani che andranno via dal lavoro solo in regime contributivo, una “bomba sociale che noi continuiamo a ignorare ma che in futuro investirà milioni di lavoratori che si ritroveranno con assegni inadeguati”.

12.06 Povertà: Meloni cita Papa Francesco e scatta l’applauso dell’Aula

12.06 Reddito di cittadinanza

Il governo Meloni intende mantenere il reddito minimo a “chi non è in grado di lavorare”. Per gli altri invece serve il lavoro, la formazione e l’accompagnamento al lavoro. “Anche sfruttando il fondo sociale europeo. Il reddito minimo è una sconfitta per chi era in grado di fare la sua parte per l’Italia oltre che per se stesso e per la sua famiglia”.

12.06 Morti sul lavoro: garantire il rispetto delle norme

12.08 Meloni cita nuovamente le devianze giovanili

12.09 No alla cannabis libera, sì allo sport

12.10 “Difendiamo l’ambiente” e il patrimonio culturale

“Non c’è ecologista più convinto di un conservatore. Ma cioè che ci distingue da certo ambientalismo ideologico è che noi vogliamo difendere la natura con l’uomo dentro. Coniugando sostenibilità ambientale, economica e sociale”. Sull’elettrificazione dice: “Accompagnare imprese e cittadini verso la transizione verde senza consegnarci a nuove dipendenze strategiche e rispettando il principio di neutralità tecnologica”.

12.11 Il messaggio agli studenti: “Siate liberi”

Giorgia Meloni si rivolge agli studenti che scenderanno in piazza contro il governo. Dice di capirli, ma li invita anche ad essere liberi dai preconcetti.

12.13 Piano imponente per la natalità

“Bisogna rimettere la famiglia al centro della società. Il nostro impegno è quello di aumentare gli importi dell’assegno unico universale e aiutare i giovani per il mutuo della prima casa”. Il governo vuole poi “incentivare in ogni modo l’occupazione femminile per conciliare i tempi casa lavoro e sostenere i comuni per garantire asili nido gratuiti e aperti fono all’orario di chiusura dei negozi e degli uffici”.

12.16 Aborto

“Su diritti civili e aborto vedremo chi diceva la verità e chi mentiva sulle nostre reali intenzioni”.

12.17 Fascismo

Meloni: “Non ho mai provato simpatia o vicinanza per regimi antidemocratici, fascismo compreso. Esattamente come ho sempre reputato le leggi razziali il punto più basso della storia italiana, una vergogna che segnerà il nostro popolo per sempre. I totalitarismi del ‘900 hanno dilaniato l’intera Europa, non solo l’Italia. E l’orrore e i crimini da chiunque vengano compiuti non meritano giustificazioni di sorta e non si compensano con altri errori e altri crimini”.

12.19 La Destra e il ricordo di Ramelli

Meloni ricorda quei ragazzi innocenti uccisi “in nome dell’antifascismo militante” contro una “destra legittima e democratica”. “Quella lunga stagione di lutti ha perpetuato la guerra civile e allontanato la pacificazione che la destra ha sempre cercato. Abbiamo fatto passi verso la piena e consapevole storicizzazione del ‘900. Abbiamo giurato sulla Costituzione repubblicana. Abbiamo incarnato i valori della democrazia liberale. Combatteremo antisemitismo, razzismo, discriminazione”.

12.20 Covid: “No al modello Speranza”

Il covid è entrato nella nostra vita e ha portato alla morte di migliaia di persone. Se siamo usciti è merito del personale sanitario. A loro va ancora una volta la nostra gratitudine. E il mio ringraziamento va ai lavoratori dei servizi essenziali e alla straordinaria realtà del terzo settore. Non possiamo escludere una nuova ondata o una nuova pandemia, ma possiamo imparare dal passato. L’Italia ha adottato le misure più restrittive dell’intero occidente, arrivando a limitare fortemente le libertà fondamentali di persone e attività economiche. Ma è tra gli stati con i peggiori dati in termini di mortalità e contagi. Qualcosa decisamente non ha funzionato. Non replicheremo in nessun caso quel modello. L’informazione corretta, la prevenzione e la responsabilizzazione sono pi efficaci della coercizione. L’ascolto dei medici sul campo è più prezioso delle linee guida scritte da qualche burocrate. E se si chiedono responsabilità ai cittadini, i primi a doverla dimostrare sono coloro che la chiedono: occorrerà fare chiarezza su quanto successo durante la gestione della crisi pandemica. Lo si deve a chi ha perso la vita e non si è risparmiato negli ospedali mentre altri facevano affari miliardari con la compravendita di mascherine e respiratori”.

12.25 Meloni cita Falcone e Borsellino

12.25 “Affronteremo il cancro mafioso”

“Per criminali e mafiosi”, dice Meloni, “avremo solo disprezzo e inflessibilità”.

12.30 Meloni cita le riforme della giustizia e certezza della pena

12.31 “Mai più casi Bibbiano”

Meloni cita i problemi degli affidamenti dei minori che intende riformare”

12.35 Sicurezza dato distintivo: siamo al fianco delle forze dell’ordine

12.35 No all’immigrazione clandestina

“Questo governo vuole fermare le partenze illegali spezzando finalmente il traffico di esseri umani nel Mediterraneo. La nostra intenzione è sempre la stessa, ma se non volete che si parli di blocco navale vi dico che vogliamo recuperare la missione Sophia che nella terza fase prevedeva proprio il blocco dei barconi”. La selezione d’ingresso in Italia, dice Meloni, “non possono farla gli scafisti”.

12.37 “Sono una persona libera”

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