Il governo Meloni ha continuato con i bonus Natale ed elemosine varie, ha tentato di redistribuire spiccioli con la solita politica socialista dei governi precedenti. Ha ricattato le partite Iva col concordato preventivo biennale, e alla fine ha alzato la pressione fiscale – e non come incredibilmente abbiamo dovuto ascoltare dalla premier “perché c’è più gente che lavora”, ma perché anche loro non vogliono rinunciare al carrozzone clientelare.
Non vogliono tagliare la spesa pubblica improduttiva, nemmeno quella più scandalosa che si annida negli enti inutili e nella miriade di centri di costo che in cinquant’anni il sistema dei partiti ha costruito a beneficio del proprio apparato e bacino elettorale.
E quindi riescono solo a redistribuire il denaro altrui, senza allentare il cappio fiscale dal collo degli italiani con politiche fiscali nulle e, anzi dannose.
Andrea Bernaudo, 19 marzo 2025
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