Rassegna Stampa del Cameo

Governo Pd-M5s? Vai coi passi indietro e suicidi politici

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Sembrerebbe che il nuovo governo stia per nascere, grazie alla moral suasion dell’establishment: ancora poche mosse, alcune sofferte decisioni poi potremo dire: habemus papam. Se dovesse nascere significherebbe che ci saranno stati una serie di passi indietro, passi laterali, suicidi politici:

1) Matteo Renzi avrebbe riposto per sempre i suoi sogni di fare il Tony Blair italiano, e pure l’Emmanuel Macron di Bardonecchia, associandosi all’analisi (extraterrestre) del “tecnico” di sistema Giacinto della Cananea, firmato il contratto “tedesco” predisposto dalla Casaleggio Associati, atteso il benestare della piattaforma Rousseau, e far così nascere il primo governo Di Maio. Fine di un furb da pais. Tenerezza.

2) Gli intellò de sinistra (riformista e radicale) si rimangiano migliaia di tweet, editoriali, articoli di costume, saggi anti grillini e si allineano al sistema. Imbarazzo.

3) Le reti tv di regime distruggono migliaia di talk show inquinati dalle critiche anti grillini, cambiano la compagnia di giro dei loro esperti, ormai insopportabili. Disagio.

4) Silvio Berlusconi subirà una nuova umiliazione: non lo vorranno sul carro del vincitore. Imbarazzo, tristezza, tenerezza.

5) Matteo Salvini potrà finalmente smettere di fingere (fare il bugiardo non gli riesce molto bene) di voler andare a Palazzo Chigi e iniziare l’attività che gli riesce meglio: la campagna elettorale per le “Europee 2019”. Ha comunque bisogno di riposo, per lui meglio il clima lacustre.

6) L’establishment sarebbe sì riuscito a liberarsi dell’alieno Salvini (la battuta su Vladimir Putin l’hanno considerata una pistola fumante per “bannarlo” definitivamente), ma, notizia importante, i vertici grllini hanno mostrato di essere potenzialmente cooptabili al sistema. Come diceva mio zio Flavio, garfagnino, il “profumo della topa” (leggi potere) li sta rovinando. Ma c’è un appuntamento al quale non possono sfuggire. Le elezioni europee incombono e per gli establishment (tutti) saranno drammatiche: nel 2019 saranno minoranza nell’intero continente? Inutile un ritorno del Bonzo di Francoforte, come leader guida di forze ormai spompate. Senza il potere di stampare moneta e distribuirla a pioggia tornerà un banale, perbene, vecchio signore di 72 anni che sa di macroeconomia.

Il Presidente Sergio Mattarella è un politico raffinatissimo (ultimo dei morotei doc.) e un membro fra i più qualificati dell’establishment, immagino l’intima sofferenza a dare il suo prestigioso imprimatur a un governo che, politicamente, si trasformerà in un colossale assist alla Lega. Per questo, fin che non vedo Di Maio giurare al Quirinale, con Renzi ministro degli Esteri, non crederò mai a un governo di tal fatta: un suicidio per l’establishment.

Possibile che nessun capisca che l’Italia è un paese di centro destra, le regioni del centro nord ormai si identificano nella Lega del duo Salvini & Giorgetti. E qua c’è l’Europa vera, quella del business che mette al centro l’interesse nazionale (modello Merkel & Macron) non certo la cessione di sovranità delle varie “società aperte” e delle chiacchiere degli intellò. Come possono pensare di fare un governo senza il Nord? Possono fare tutti  i governi di garanzia che vogliono, castrare il povero Renzi, violentare il povero Berlusconi (ormai è disponibile a qualsiasi esperienza), riempirlo di tecnici, ma i cittadini-geni sono usciti dalla bottiglia e nessuno riuscirà più a farli rientrare. Vogliono aria nuova. Poveri ma non fessi.

Amici dell’establishment lasciate perdere eventuali idee di mini golpe con tutto il vostro frusto armamentario di spread-mercato-troika-podestà forestiero. Rispetto al 2011 l’Italia è cambiata, il mondo è cambiato, e voi siete ancora lì con le solite ricettine economiche old fashion e con leadership fruste, se non bollite. E continuate a non avere uno straccio di idea politica che ripristini l’ascensore sociale (priorità assoluta), che comporti il pieno impiego, alte retribuzioni, welfare equo, sicurezza personale.

Converrebbe anche a voi un governo M5S-Lega, sarebbe un anticipo di quello che succederà in Europa nel 2019. E se posso esprimere, da cittadino comune, un suggerimento al “mio” Presidente direi: usi la sua nobile moral suasion per un governo M5S-Lega, abbandoni il Pd renziano e i berlusconiani al loro destino. Sono finiti?

Riccardo Ruggeri, 27 aprile 2018

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