Grande Fratello Verde: 15mila telecamere per punire chi non si piega al green

La mossa “eco” del sindaco Gualtieri va solo a colpire i romani meno abbienti

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Se a Roma si volesse attenuare il traffico la prima cosa da fare sarebbe far funzionare e potenziare il servizio del trasporto di linea. Innanzitutto chiudere Atac e portare i libri in tribunale, visti il debito monstre, l’acclarata inefficienza e vetustà della flotta. Dividere il servizio di linea in pacchetti di molteplici tratte e fare le gare, mettendo in competizione le migliori eccellenze delle aziende di trasporto private con autobus fiammanti e di ultima generazione, il cui costo per ogni km percorso costerebbe almeno il 60% in meno rispetto al carrozzone scassato della municipalizzata decotta ATAC.

Invece no. Il sindaco Gualtieri, oltre a non aver messo mano nemmeno al sistema tranviario di superficie, dove esistono numerosi progetti pronti e mai attuati, vuole risolvere il problema ricattando i romani meno abbienti che dovranno comprarsi un’auto nuova per poter circolare, con l’obiettivo di eliminare in un paio d’anni gran parte dei mezzi privati e organizzando la Ztl più grande d’Europa. Vuole mettere inoltre sotto controllo e video sorveglianza tutti coloro che circolano per la Capitale costruendo la grande sala di controllo che fa da terminale alle 15mila telecamere che stanno installando in tutti gli incroci della Capitale, con l’impiego dell’intelligenza artificiale per punire e multare i trasgressori dei loro provvedimenti stolti e liberticidi di stampo cinese.

Questa prospettiva non può essere accettata e va combattuta. In ballo non ci sono le auto diesel euro4, c’è la Libertà.

Andrea Bernaudo, 5 novembre 2023

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