Commenti all'articolo Grazie Diego, ultimo idolo di un mondo “scorretto”
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33 Commenti
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rosario nicoletti
27 Novembre 2020, 12:25 12:25
Geniale l’analisi di Ocone: non seguo il calcio, non so nulla di Maradona, ma capisco che si è trattato di un personaggio mitico, cresciuto ed affermatosi in un mondo diverso dall’attuale. Quanto è scritto in questo post vale per moltissimi grandi uomini del passato.
Marco
26 Novembre 2020, 21:35 21:35
Buonasera
Con Maradona, se ne va lo spettacolo, l’estro e la magia delle sue giocate. Lui era il calcio, quello che lasciava senza parole chi lo ha visto giocare. Pelè, con i suoi mille gol, ha incantato l’intero pianeta, Maradona, ha risvegliato l’intero pianeta. Il primo ha giocato esclusivamente in Brasile e non è mai uscito dallo stesso. Solo a fine carriera, si è recato in America giusto per un contratto milionario. Diego, ha giocato nei campi più difficili del mondo. E questo fa la differenza. Ai Mondiali contro l’Inghilterra, dopo una corsa di oltre sessanta metri e dopo essersi mangiato cinque giocatori, segno il gol più bello della sua carriera. Ancora oggi, considerato il più bel gol del secolo. Con tutto il rispetto per Pelè, ma siamo difronte a un extraterrestre. Ho 62 anni e ho visto giocare sia Pelè che Maradona. Amo il calcio e il primo è stato per anni il mio idolo. Ma le sensazioni che mi ha dato Diego vedendolo giocare, credo che mai più nessuno mi potrà dare. Dio creò Maradona e le disse: “vai e insegna al mondo come si gioca”.
Buona serata
Cordialmente
Ivo Biavaschi
26 Novembre 2020, 16:56 16:56
Grande, anzi grandissimo Prof. Ocone. Grazie per i suoi articoli.
Questo articolo perfetto è l’unico che analizza compiutamente il personaggio Maradona in rapporto all’ambiente senza regole, irripetibile, in cui è vissuto. Se rinascesse verrebbe emarginato.
adl
26 Novembre 2020, 12:25 12:25
“Però ti son mostrate in queste rote,
nel monte e ne la valle dolorosa
pur l’anime che son di fama note,
che l’animo di quel ch’ode, non posa
né ferma fede per essempro ch’aia
la sua radice incognita e ascosa,
né per altro argomento che non paia” ”
…..A proposito di “poesia”, non posso non osservare che il sistema mediatico giustamente generoso in termini di tempo di copertura della notizia della prematura scomparsa del pibe de oro, mi è parso in confronto, un tantino tirchio sul tempo dedicato a quelle notizie che riguardano le premature dipartite di interi popoli ……….vedasi sterminio dei cristiani d’oriente in Siria, solo per fare uno dei tanti esempi e senza nulla togliere al campione Diego Armando.
Adriano Zoin
26 Novembre 2020, 12:24 12:24
Diego è morto, ma il mondo scorretto, è rimasto, anzi in Italia la scorrettezza si è moltiplicata, con epici di delinquenza!!!
Valter Valter
26 Novembre 2020, 12:19 12:19
Vabbé, diciamo pure di Maradona che era genio e sregolatezza, anche se quest’ultima non é obbligatoria. Però oggi gli eccessi e le frequentazioni assai opinabili di Maradona non trovano una voce critica neppure tra i bacchettoni del politicamente corretto, forse perché era intimo amico di Fidel Castro ? Proviamo a immaginare se in tempi precedenti, per mere ragioni anagrafiche, un altro grande calciatore, chessó ! Un Juan Alberto Schiaffino, fosse stato amico intimo di Pinochet che, quanto a morti ammazzati, forse con Castro il confronto lo perde, pensate che una sua morte prematura avrebbe suscitato le stesse reazioni ?
Geniale l’analisi di Ocone: non seguo il calcio, non so nulla di Maradona, ma capisco che si è trattato di un personaggio mitico, cresciuto ed affermatosi in un mondo diverso dall’attuale. Quanto è scritto in questo post vale per moltissimi grandi uomini del passato.
Buonasera
Con Maradona, se ne va lo spettacolo, l’estro e la magia delle sue giocate. Lui era il calcio, quello che lasciava senza parole chi lo ha visto giocare. Pelè, con i suoi mille gol, ha incantato l’intero pianeta, Maradona, ha risvegliato l’intero pianeta. Il primo ha giocato esclusivamente in Brasile e non è mai uscito dallo stesso. Solo a fine carriera, si è recato in America giusto per un contratto milionario. Diego, ha giocato nei campi più difficili del mondo. E questo fa la differenza. Ai Mondiali contro l’Inghilterra, dopo una corsa di oltre sessanta metri e dopo essersi mangiato cinque giocatori, segno il gol più bello della sua carriera. Ancora oggi, considerato il più bel gol del secolo. Con tutto il rispetto per Pelè, ma siamo difronte a un extraterrestre. Ho 62 anni e ho visto giocare sia Pelè che Maradona. Amo il calcio e il primo è stato per anni il mio idolo. Ma le sensazioni che mi ha dato Diego vedendolo giocare, credo che mai più nessuno mi potrà dare. Dio creò Maradona e le disse: “vai e insegna al mondo come si gioca”.
Buona serata
Cordialmente
Grande, anzi grandissimo Prof. Ocone. Grazie per i suoi articoli.
Questo articolo perfetto è l’unico che analizza compiutamente il personaggio Maradona in rapporto all’ambiente senza regole, irripetibile, in cui è vissuto. Se rinascesse verrebbe emarginato.
“Però ti son mostrate in queste rote,
nel monte e ne la valle dolorosa
pur l’anime che son di fama note,
che l’animo di quel ch’ode, non posa
né ferma fede per essempro ch’aia
la sua radice incognita e ascosa,
né per altro argomento che non paia” ”
…..A proposito di “poesia”, non posso non osservare che il sistema mediatico giustamente generoso in termini di tempo di copertura della notizia della prematura scomparsa del pibe de oro, mi è parso in confronto, un tantino tirchio sul tempo dedicato a quelle notizie che riguardano le premature dipartite di interi popoli ……….vedasi sterminio dei cristiani d’oriente in Siria, solo per fare uno dei tanti esempi e senza nulla togliere al campione Diego Armando.
Diego è morto, ma il mondo scorretto, è rimasto, anzi in Italia la scorrettezza si è moltiplicata, con epici di delinquenza!!!
Vabbé, diciamo pure di Maradona che era genio e sregolatezza, anche se quest’ultima non é obbligatoria. Però oggi gli eccessi e le frequentazioni assai opinabili di Maradona non trovano una voce critica neppure tra i bacchettoni del politicamente corretto, forse perché era intimo amico di Fidel Castro ? Proviamo a immaginare se in tempi precedenti, per mere ragioni anagrafiche, un altro grande calciatore, chessó ! Un Juan Alberto Schiaffino, fosse stato amico intimo di Pinochet che, quanto a morti ammazzati, forse con Castro il confronto lo perde, pensate che una sua morte prematura avrebbe suscitato le stesse reazioni ?