Green pass, divieto di ritirare la pensione: cosa prevede il Dpcm

Ecco le regole sul green pass contenute nel Dpcm del 21 gennaio 2022 firmato da Draghi

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Se hai avuto la fortuna di arrivare alla pensione, driblando riforme Fornero e similari, ma non vuoi vaccinarti, puoi sognarti di andare a incassare l’assegno mensile in un ufficio postale. Addio rito mensile: Mario Draghi ha appena firmato il nuovo Dpcm con la lista dei negozi e delle attività esenti dal green pass e ha deciso che non sarà possibile andare alle Poste per ritirare la pensione.

Nella bozza circolata ieri sera veniva considerata “esigenza essenziale e primaria” anche quella “connessa alla riscossione, presso gli sportelli di Poste italiane Spa e degli istituti di credito abilitati, di pensioni o emolumenti comunque denominati non soggetti ad obbligo di accredito”. Ma la norma è stata stralciata nella versione firmata dal premier questa mattina durante il Consiglio dei ministri convocato a Palazzo Chigi.

Le regole sul green pass

Come noto, l’ultimo decreto del governo ha imposto alcune differenziazioni tra green pass base (ottenibile con il tampone) e super green pass (solo vaccinati e guariti). Il super lasciapassare è necessario per alcune attività ludiche e ricreative, come andare al ristorante, allo stadio, al bar o a teatro. Grazie anche all’opposizione della Lega in Cdm, invece, per gran parte dei negozi e delle altre attività è previsto “solo” il green pass col tampone (magra consolazione). Fanno eccezione solo servizi “essenziali e primari” che, deo gratias, saranno garantiti anche a chi proprio non ha alcun green pass. Il governo era stato incaricato di indicare con Dpcm il dettaglio di quali negozi saranno esenti dal lasciapassare e quali no, decreto che – appunto – è stato firmato stamattina in pieno delirio burocratico.

Cosa prevede il Dpcm

Ecco l’elenco delle attività “legate ad esigenze essenziali e primarie alla persona” che non richiedono all’accesso l’obbligo di esibire il green pass. Si tratta di negozi o uffici che soddisfano quattro necessità: 1. esigenze alimentari e di prima necessità; 2. esigenze di salute; 3. esigenze di sicurezza; 4. esigenze di giustizia. Il controllo del rispetto delle (folli) regole “è assicurato dai titolari degli esercizi e dai responsabili dei servizi”. Per la precisione, ecco le attività “green pass free”:

1. Esigenze alimentari e di prima necessità

È possibile entrare senza vaccino e senza tampone nei seguenti locali:

. Commercio al dettaglio in esercizi specializzati e non specializzati con prevalenza di prodotti alimentari e bevande (ipermercati, supermercati, discount di alimentari, minimercati e altri esercizi non specializzati di alimenti vari)

. Commercio al dettaglio di prodotti surgelati

. Commercio al dettaglio di animali domestici e alimenti per animali domestici in esercizi specializzati

. Commercio al dettaglio di carburante per autotrazione in esercizi specializzati

. Commercio al dettaglio di articoli igienico-sanitari

. Commercio al dettaglio di medicinali in esercizi specializzati (farmacie, parafarmacie e altri esercizi specializzati di medicinali non soggetti a prescrizione medica)

. Commercio al dettaglio di articoli medicali e ortopedici in esercizi specializzati

. Commercio al dettaglio di materiale per ottica

. Commercio al dettaglio di combustibile per uso domestico e per riscaldamento

2. Esigenze di salute

. È consentito l’accesso alle strutture sanitarie, sociosanitarie e veterinarie per le finalità di “prevenzione, diagnosi e cura, anche per gli accompagnatori”

Chi accompagna un parente, però, se vuole rimanere all’interno delle strutture socio assistenziali, dovrà comunque dimostrare di avere il super mega green pass: avere cioè la terza dose o, se ha fatto “solo” due dosi, l’esito di un tampone negativo effettuato entro le 48 ore precedenti

3. Esigenze di sicurezza

Si può accedere agli uffici aperti al pubblico delle forze di polizia e delle polizie locali per:

. assicurare lo svolgimento delle attività istituzionali indifferibili, quelle di prevenzione e repressione degli illeciti

4. Esigenze di giustizia

È autorizzato l’accesso agli uffici giudiziari e agli uffici dei servizi sociosanitari:

. per la presentazione indifferibile e urgente di denunce da parte di soggetti vittime di reati

. per le richieste di interventi giudiziari a tutela di persone minori di età o incapaci

. per consentire lo svolgimento di attività di indagine o giurisdizionale per cui è necessaria la presenza della persona convocata

Ieri sera le agenzie avevano poi battuto anche un’altra possibile novità contenuta nella bozza del dpcm: ovvero il fatto che sarebbero stati previsti “controlli a campione” per assicurarsi che i no vax senza green pass, all’interno dei supermercati acquistassero solo ed esclusivamente i beni di prima necessità. Una faq del governo ha poi chiarito la questione: “Coloro che accedono agli esercizi commerciali esenti dal cd. green pass previsti dall’allegato del decreto del presidente del Consiglio dei ministri 21 gennaio 2022 possono acquistare ogni tipo di merce in essi venduta? Sì, l’accesso ai predetti esercizi commerciali consente l’acquisto di qualsiasi tipo di merce, anche se non legata al soddisfacimento delle esigenze essenziali e primarie individuate dal dpcm”.

Articolo aggiornato alle 20.45 del 21 gennaio 2022

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