Se si vuol dire che lo Stato non deve entrare nelle scelte private dei cittadini, non deve decidere la loro salute e il loro stile di vita, allora ci può stare: su questi presupposti un economista liberal-liberista come Milton Friedman voleva legalizzare tutte le sostanze indistintamente. Ma sostenere che la legalizzazione di una droga farebbe crollare il mercato criminale è pura scemenza, come non si stancava di ribadire uno che la materia la conosceva bene, il giudice Paolo Borsellino. Difatti la portano avanti i santini avariati della sinistra gaudente e molliccia come Saviano.
La cannabis da asporto serve solo a svuotare le proteste, a fornire un alibi ludico con parvenza trasgressiva. Più rimbambiti, più assoggettati. Nella Russia del dopoguerra c’era il makorka fumato in striscioline di carta da giornale, roba che spaccava lo stomaco, e c’era la vodka sintetica che dopo due sorsi provocava allucinazioni. Oggi abbiamo la cannabis eurogarantita con le cartine ecosostenibili, così anche Greta è contenta.
Max Del Papa, 21 settembre 2021